È possibile, oggi, diventare scrittori a sedici anni? La risposta è sì. Si diventa scrittori nel momento esatto in cui si riesce a dare vita a una storia; una storia diversa dalla propria oppure autobiografica, ma capace di avere in sé caratteristiche universali, che parlino al lettore.
Organizzare il susseguirsi delle parole in modo che la vicenda raccontata generi empatia, curiosità, riflessione e, perché no, dissenso, paura. Suscitare emozioni è quindi il compito primario delle storie ed Elena Lucia Grussu è una ragazza che le storie le sa raccontare.
Abbiamo incontrato Elena grazie al progetto di alternanza scuola-lavoro organizzato da Gemma Edizioni per il Liceo Classico La Farina di Messina. Un’esperienza certamente di successo che, grazie alla tenacia dei ragazzi e della referente interna della scuola, la Prof.ssa Antonella Lo Castro, ha portato alla pubblicazione del secondo volume della collana “Selfie di noi”; una raccolta di poesie e racconti scritti, editati e curati dai ragazzi del Liceo.
Lavoriamo per scovare nuovi talenti e lavorare con le scuole di tutta Italia ci sta dando davvero grandi soddisfazioni.
La nostra talent scout, dott.ssa Roberta Tiberia ha capito immediatamente di avere tra le mani un diamante grezzo di appena sedici anni.
Finito il progetto di Alternanza scuola-lavoro è iniziato per lei il percorso come Autore a tutti gli effetti della casa editrice Gemma Edizioni.
Abbiamo curato tutte le sfaccettature di questa splendida “pietra” ed ora splende.
Dopo il grandissimo successo del racconto scritto da Federica Caladea (qui la sua intervista per LIBRERIAMO) dal titolo “Agnese” (qui in vendita su Mondadori Store) ,
STA PER ARRIVARE in tutti gli store on-line la PROSSIMA USCITA della COLLANA UNDICIMUTI, “11 Ottobre” di Elena Lucia Grussu. Il primo della serie di racconti che vedranno come protagonista la giovane agente Sala.
Per sfuggire ai suoi fantasmi, l’agente Eleonora Sala si è trasferita dal Nord in un città dell’entroterra siciliano. La stabilità ritrovata verrà messa a rischio quando inizierà ad indagare sull’omicidio di Alex Biondi, violentemente ucciso e seppellito nel mezzo di una campagna anonima.
In attesa dell’uscita del libro, che sarà presto disponibile in tutti gli store on-line, conosciamo meglio Elena.
Nata a Messina, classe 2000, frequenta il Liceo Classico. Impara a leggere da piccolissima con le favole dei fratelli Grimm. Amante della scrittura, della lettura e del cinema, è un’attivista che si batte per i diritti umani.
Elena, quali sono le tue grandi passioni?
La scrittura e il cinema. Praticamente tutta la mia vita consiste in vedere cose e adattare i personaggi a mio piacimento nella prosa.
Di che genere sono le tue storie?
Noir, non direi thriller, perché la struttura è molto diversa.
Cosa li differenzia?
Il thriller ti guida alla scoperta dell’assassino. I miei racconti invece sono molto più incentrati sui personaggi e sulla loro storia, sul modo in cui reagiscono e agiscono.
C’è un autore al quale ti ispiri particolarmente?
Sicuramente Carlos Ruiz Zafón. Ammiro i suoi personaggi e le trame che riesce a costruire. Mi sono avvicinata al noir nella scrittura grazie a questo autore.
Quali sono i tuoi libri e i tuoi film preferiti?
“L’Ombra del vento” di Zafón e “Il dono” di Cecilia Ahern. Due libri completamente diversi, ma dai quali traggo ispirazione ogni giorno. Tra i film preferiti invece “ The Danish Girl” e i classici Disney.
Il personaggio che vorresti inventare…
Mi piacerebbe creare un personaggio che riesca a rappresentare una fetta di lettori che non viene ritratta spesso. Ho sempre cercato di uscire dalle righe quando creo un personaggio, senza fermarmi davanti a limiti di nessun tipo; saprò di esserci riuscita quando qualcuno mi dirà di essersi riconosciuto in uno dei miei personaggi. Non so se ci sono riuscita, ma ci provo ogni giorno.
Il personaggio di qualcun altro che avresti voluto inventare tu…
Hannibal Lecter. Invidierò per sempre Thomas Harris per lui e per Will Graham. Anche Sherlock Holmes e John Watson di Arthur Conan Doyle. Le loro dinamiche sono fantastiche.
Chi vorresti essere, Elena?
Vorrei essere una persona buona. Vorrei essere una persona che non vive di pregiudizi e pensieri preconfezionati, che segue le sue ambizioni e fa fruttare le sue passioni. Più di tutto, però, vorrei essere una persona realizzata (nella carriera, nella vita). Devo essere io il mio modello di vita, nessun altro.
Come ti ha fatto sentire sapere che una casa editrice era interessata a te e voleva pubblicarti?
È stata un’emozione che non credo si possa descrivere. Non ho mai pensato che scrivere potesse diventare una carriera, ma dopo questa esperienza sono più determinata che mai. Ho sempre messo questo mio sogno da parte, ma dopo questa proposta improvvisamente mi sono resa conto che è una cosa reale, che potevo inseguire davvero. Adesso ho la sensazione che la mia vita sia giusta, sento di star facendo ciò che ho bisogno di fare.
Manca davvero pochissimo all’uscita di “11 ottobre” e sarà un successo, ne siamo certi.
In bocca al lupo piccola, grande donna! Ricorda che questo è solo l’inizio!