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1522: non solo un numero.

Nella Giornata Internazionale contro la Violenza sulle Donne non vogliamo solo condividere il nostro pensiero di solidarietà, ma vogliamo continuare a rimboccarci le maniche, sensibilizzando i ragazzi.

Troppo spesso non si ha il coraggio di denunciare, troppo spesso predomina il silenzio nelle coppie che non funzionano più, in quelle che vivono di amore malato, quell’amore che ha perso la lettera maiuscola.

Si muore da figlie, da mamme, da Donne.

E se avessi denunciato? E se avessi accolto l’aiuto di quel qualcuno dall’altra parte della cornetta? E se avessi avuto il coraggio di scappare? E se mi avessero ascoltata? Cosa sarebbe successo? Come sarebbe cambiata la mia vita?

Perché una vita, sicuro, ce l’avrei ancora.

1522 è un servizio pubblico promosso dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le Pari Opportunità. Il numero è gratuito e attivo 24 ore su 24: operatrici specializzate accolgono le richieste di aiuto e sostengono le vittime di violenza e stalking.

Quindiciventidue sarà il nome di una collana, quella che nascerà con le scuole d’Italia che aderiranno al progetto. Saranno ancora una volta gli studenti e le studentesse a scrivere, racconteranno storie vere di donne che ce l’hanno fatta, di altre che non ce l’hanno fatta e di coloro che danno voce a chi voce non ha più.

Gli studenti scriveranno racconti di vita, grazie alla collaborazione con Grazia Biondi, presidente dell’Associazione Manden (associazione presente come gruppo sul territorio nazionale, una rete che dà sostegno e aiuto alle donne vittime di maltrattamenti): i ragazzi incontreranno donne che si sono salvate ma anche le famiglie delle vittime, si confronteranno con loro, riceveranno le informazioni necessarie per riscrivere le storie e continuare quelle rimaste a metà, per dare un seguito a vite spezzate, per rispondere al “come sarebbe stato se…“.

Saranno seguiti da psicologi che ascolteranno e risponderanno alle loro domande, saranno assistiti nel percorso da esperti del settore, con i quali poter dialogare, grazie anche al supporto delle associazioni territoriali che si occupano della problematica.

Il primo volume della collana “Quindiciventidue” nascerà con il Liceo “Luca da Penne – Mario dei Fiori” di Penne, in provincia di Pescara, con il quale abbiamo già scritto il volume 65 della collana Selfie di Noi. La collaborazione con la professoressa Veronica Micello, referente il progetto dello scorso anno, continuerà, infatti, anche quest’anno e sarà concentrata sulla creazione del primo volume.

E’ con lei che abbiamo avuto l’idea di riscrivere le storie; è con la sua scuola che nascerà questa collana che definiamo purtroppo “necessaria”. Una collana che darà modo alle donne di riscattarsi, alle famiglie delle vittime di provare a dare un senso a ciò che un senso non ha, agli studenti e alle studentesse scrittori e scrittrici di cogliere dall’interno le dinamiche e rendersi conto, agendo sottopelle, che tutto può partire anche da loro: la consapevolezza che questa società può e deve cambiare, all’insegna della parola “Rispetto” che mai deve mancare in ogni relazione.

Gemma Edizioni c’è, perché come casa editrice sente il dovere morale e umano di contribuire ad arginare una piaga terribile che vede ogni giorno aumentare d’intensità.

Gemma Edizioni c’è, e continuerà a seminare su campi fertili il seme del Rispetto, certa che, se partiamo dalla scuola, andremo nella direzione giusta.

Insieme.

Per avere informazioni sul progetto o su come partecipare con la tua scuola, scrivici a info@gemmaedizioni.it oppure chiama il numero 0775-1886700.

Gemma Gemmiti1522: non solo un numero.
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