Bruno Tobia è stato Professore ordinario di Storia Contemporanea all’Università degli studi di Roma “La Sapienza”. Autore di “L’avventura di Giuseppe Garibaldi raccontata da Bruno Tobia” (Laterza, 2010) e “L’altare della patria” (Il Mulino, 2011). Con una selezione del suo lavoro fotografico “Disiecta membra” è stato artista segnalato nel Secondo Progetto Portfolio 2013 a cura della Galleria Gallerati di Roma. Ha pubblicato nel 2013 il volume “La città nascosta”, con un testo di Fabio Stassi (Camera21).

Ha recensito per noi “A spasso con Armstrong“, scritto da Roberta Tiberia e Vincenzo Zoda.

“A spasso con Armstrong” è un ben curioso romanzo di formazione, ma in piena regola e molto affascinante. Chichin riscatta la sua infanzia di bambino angariato attraverso la musica, sicuro tramite per agganciarsi alla realtà, e non un artificio per sfuggirne la stretta. In questo mostra di essere più “vero” di tanti personaggi che lo circondano: la zia nevroticamente ossessionata dalla religione, il padre prigioniero della sua cupidigia e della sua violenza, Agata schiava della lussuria e della brama di potere. Figure schiacciate su una dimensione che le priva di un peso veramente umano. Chichin è invece il filo rosso da seguire per poter finalmente respirare in un mondo di per sé chiuso e claustrofobico, nel quale pochi si salvano (Aristide, il Professore) e sempre in virtù della musica, del jazz, bolla di denegazione, oasi di resistenza, ancora di salvezza, promessa di vita.

Il libro, nel suo registro “basso”, restituisce benissimo un’atmosfera opprimente (quella del soffocante conformismo della dittatura) e costruisce con sapienza un intero microcosmo, ma ricco di persone, situazioni e cose che lo animano e lo mettono in tensione. Né mancano i colpi di scena, le epifanie e persino gli accenti di superiore pietà.

Un racconto poetico e sincero.

Per saperne di più sul libro e leggere gratuitamente le prime 20 pagine, clicca qui: “A spasso con Armstrong”