Siamo al Liceo classico di Faenza, dove un gruppo di maturandi ha consegnato, unitamente alla prima prova scritta, un foglio con queste parole:
“Io sottoscritto, in riferimento alla situazione delle persone migranti, pretendo il rispetto dell’articolo 2 della Costituzione, che recita: la Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale.
Chiedo che questo mio messaggio sia recapitato al presidente della Repubblica, al presidente del Consiglio, al ministro degli Interni e al ministro dell’Istruzione”.
Maturi, consapevoli, cittadini.
Ne hanno discusso nei 10 giorni precedenti la prova. È stata una decisione ponderata.
“restiamo umani”.
E questo mondo, a noi adulti, ci fa un po’ meno paura.