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Bonsai – recensione di Martina Palese

Martina Palese è una studentessa dell’Università degli studi di Roma “Tor Vergata”, meravigliosa scoperta per lo staff di Gemma Edizioni grazie al tirocinio curriculare previsto dall’università.

Vi lasciamo di seguito la recensione di “Bonsai”, scritto e illustrato da Denise Sarrecchia:

Esiste una realtà sospesa, inarrivabile per quanto frutto delle contraddizioni umane, in cui la percezione dell’altro sprofonda sotto al peso schiacciante della categoria. Un universo lineare, perfettamente scisso, eppure confinato entro il groviglio sociale del limite, che in ogni tempo ci riduce a qualcosa di meramente giusto o sbagliato.

Ma possiamo davvero dirci sbagliati?

La storia di Penny, narrata e tracciata dalla matita di Denise Sarrecchia in Bonsai, è la prova provata della fallacia dei modelli. Un’ingenua e grintosa lotta all’inadeguatezza che si fa al contempo crescita e scoperta: i bonsai si trasformano costantemente, si nutrono delle nostre speranze per il futuro, del coraggio che mettiamo per guardare avanti. Ed è in quest’inno illustrato alla ricchezza dell’eterogeneità che si chiudono, per schiudersi e rinascere, i biondi riccioli di Penny, che a 7 anni viaggiano nel mondo celati dall’etichetta della sua forma. Il deficit di ormone della crescita, sipario offuscante di una tenera vita, da condanna si fa virtù sotto al profumo pervasivo della gentilezza: la magia del bonsai è la magia che Penny scoprirà far parte di sé, veicolata dalla visione sconfinata della figura-chiave di una fioraia. Con l’impresa della trasformazione interiore, che attraversa il dolore e su questo si plasma, Penny sprigiona la meraviglia consapevole del suo essere sé, fantasticando su quella statura d’eccezione e vedendovi finalmente un colore necessario, ancora e sempre, alla tavolozza del mondo. Riemerge, ramo per ramo, dalla tana del rifugio dal giudizio, riconoscendosi e conoscendosi per la prima volta. Oltre qualsiasi soglia di accettazione e forse sull’onda di quel disprezzo straziante, l’epifania di Penny è l’insegnamento all’amor proprio e altrui, gravitante attorno all’unica, indiscussa convinzione che no, non esistono parametri per dirsi all’altezza della vita.

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