“La carta è paziente” annotava una grande ragazza nata quasi novant’anni fa, Anna Frank, nel suo struggente Diario.
Già, la carta è paziente. Ma i giovani di oggi non lo sono poi così tanto, con i loro pollici freneticamente martellanti su schermi sempre più sofisticati. Difficile convincerli a scrivere un tema, una riflessione, un pensiero personale ed elaborato. Ma, forse, non un racconto… o addirittura a rendersi protagonisti della stesura integrale di un vero libro: è stata la sfida, proposta dalla casa editrice Gemma Edizioni, che ho deciso di raccogliere, pur di fronte ad alcuni colleghi scettici e ad una me stessa un po’ spaventata dall’impresa: “ma non eran da ciò le proprie penne” suggeriva il nostro padre Dante.
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