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“La visita e altri racconti dagli anni Trenta” – recensione

Mario Reale recensisce e discute il libro di Bruno Tobia, La Visita e altri racconti dagli anni Trenta, Gemma Edizioni 2024, prefazione di Vittorio Vidotto.

Seppur leggibile da molte prospettive, Mario Reale sceglie di recensire e discutere La Visita soprattutto alla luce di questi due temi: 1) Il bello e l’arte; 2) Il fascismo tra politica e storia.

Perché, spiega, il libro di Bruno dispone di molti argomenti e non ne impone alcuno: sta al lettore scegliere, tra tanti, i suoi contenuti, la sua materia preferita.

L’articolo è disponibile su Filosofia in movimento

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Gemma Gemmiti“La visita e altri racconti dagli anni Trenta” – recensione
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“Un giorno di maggio”: nuova uscita della collana Life

Non saprò mai a chi somiglio quando mi guardo allo specchio, da chi ho ereditato l’espressione degli occhi se sorrido, chi mi ha trasmesso il modo buffo di pronunciare la “c” dolce. Però conosco il nome di chi non ha mai smesso di amarmi.

Un giorno di maggio” è il nuovo volume della collana Life, in uscita questa estate, ma disponibile già in prevendita.

“Un giorno di maggio” è un libro a quattro mani, scritto da Maria Giuliani e Gabriella Milia, due donne che hanno unito le forze per raccontare le storie di Maria, Leda e Ada: madri e abbandoni, coraggio e sconfitta, volontà e destino.

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Gemma Gemmiti“Un giorno di maggio”: nuova uscita della collana Life
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“Storie di giovani Made in Italy” al Salone Internazionale del libro di Torino

Storie di giovani Made in Italy” è il titolo del primo libro scritto da Carola Speranza, giornalista e blogger che ha dato vita al blog Grandi Storielle: “storielle” perché riguardano persone comuni, non conosciute; “grandi” perché hanno un messaggio o un’esperienza personale importante da veicolare.

Da qui nasce il libro: il primo di una lunga serie di Grandi Storielle.

Storie di giovani Made in Italy” ha la prefazione di Giammarco Sicuro, giornalista, che, sottolineando il suo ruolo e quello della giovanissima autrice, scrive:

Perché la giornalista, autrice di questo bel libro, è prima di tutto una ragazza perdutamente innamorata di questo mestiere, arrivando a definire la testimonianza del reporter «come un’arte del racconto della realtà». E in questo Carola è davvero un’artista, tanto da riuscire a superare ogni tipo di ostacolo (dalle paghe ridicole, ai colleghi che «le sfrecciano davanti») e a consegnare, con sorprendente e commovente (su di me ha avuto questo effetto) creatività, un testo che è soprattutto un manifesto per le nuove generazioni.

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Gemma Gemmiti“Storie di giovani Made in Italy” al Salone Internazionale del libro di Torino
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Bookoncini al Salone Internazionale del Libro di Torino

Bookoncini è un nuovissimo progetto lanciato al Salone Internazionale del Libro di Torino dal caffè letterario Sinestesia, che ha al suo interno un bar, una biblioteca, una libreria e un ristorante. Dentro Bookoncini anche alcuni dei libri di Gemma Edizioni.

Un posto di recente apertura, Sinestesia, che ha catturato il cuore di molti, per l’ambiente innovativo e dinamico, creato in modo sostenibile.

Bookoncini prima di essere un progetto è un’idea, che nasce dalla volontà di regalare ai clienti e ai lettori del tempo per sé, per allontanarsi, anche solo per pochi minuti, dalla frenesia della vita quotidiana.

Bookoncini racchiude piccoli assaggi di bontà, per godersi attimi di libertà, lasciandosi trasportare dall’immaginazione dentro la storia.

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Gemma GemmitiBookoncini al Salone Internazionale del Libro di Torino
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“Favole al telefono”: nonni e nipoti del comune di Caorle

Caorle è un comune italiano di 11.100 abitanti della città metropolitana di Venezia in Veneto.

Storia, tradizione e cultura. Caorle è tutto questo e molto di più: è una delle mete turistiche più ambite dell’Alto Adriatico, con una spiaggia di sabbia dorata lunga 18 chilometri che scende dolcemente verso il mare, con la laguna in cui il tempo sembra essersi fermato e il suo antico centro storico che racconta ancora oggi la storia millenaria della città e dei suoi abitanti.

Centro storico che, con il Duomo romanico risalente al 1038 e il suo campanile cilindrico, rappresenta il cuore della città di Caorle: in passato un antico e pittoresco borgo peschereccio, con le sue case dipinte e i suoi canali (o rii) interni, ora interrati.

Non a caso Caorle viene definita come “La Venezia in miniatura”: le calli, grandi e piccole, i campi e i campielli dove si affacciano le case affrescate con i brillanti colori della tradizione veneziana, non possono che riportare immediatamente alla memoria lo stile del capoluogo veneto.

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Gemma Gemmiti“Favole al telefono”: nonni e nipoti del comune di Caorle
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“I vampiri alchimisti di Maaginen”- recensione di Mara Gesuale

Mara Gesuale, laureanda presso l’Università degli studi di Cassino e del Lazio meridionale, corso di laurea in Lingue e letterature moderne, sta svolgendo il tirocinio nella nostra realtà.

Ci racconta così il suo punto di vista, dopo la lettura de “I vampiri alchimisti di Maaginen“.

“Scienza è pazienza, la magia è follia, tutto è possibile con l’alchimia!”.

Il mondo fantasy è popolato da ogni genere di creatura magica: fantasmi, lupi mannari, streghe, fate, orchi e draghi. Tuttavia, la storia che ci racconta Cecilia Cesaroni segue le avventure di una famiglia di vampiri alchimisti, Lucius e sua figlia Ambrosia, alle prese con la loro nuova vita nel villaggio di Maaginen, un luogo ospitale che accoglie creature fuori dal comune che vivono in armonia con gli esseri umani.

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Gemma Gemmiti“I vampiri alchimisti di Maaginen”- recensione di Mara Gesuale
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“I vampiri alchimisti di Maaginen”, primo volume della nuova collana Fantasy

Siamo in trepida attesa delle copie del primo volume della nuovissima collana fantasy, “I vampiri alchimisti di Maaginen“, nato dalla penna di Cecilia Cesaroni e abilmente illustrato da Sara Natucci.

Immersi in un mondo di simpatici vampiri dal cuore gentile e creature soprannaturali, si narra la storia del vampiro Lucius e di sua figlia, la piccola Ambrosia, costretti a lasciare la loro casa e a trasferirsi in una nuova città, Maaginen, dove stringeranno legami speciali e si imbatteranno in divertenti avventure. Ma riusciranno ad ambientarsi nella nuova dimora?

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Gemma Gemmiti“I vampiri alchimisti di Maaginen”, primo volume della nuova collana Fantasy
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“La visita e altri racconti dagli anni Trenta” – nuova uscita

Torna con la sua penna magica Bruno Tobia, già autore per Gemma Edizioni de Il restauratore di vetri.

La visita e altri racconti dagli anni Trenta” è il titolo del suo nuovo libro: una raccolta di racconti che abbraccia diversi scenari di un’epoca che ha segnato il vissuto di uomini e donne che, seppur in situazioni differenti, sono accumunati dal medesimo destino di una vita che piano piano si sgretola.

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Gemma Gemmiti“La visita e altri racconti dagli anni Trenta” – nuova uscita
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Salzano: Una città da favola!

Salzano è un comune italiano di 12.837 abitanti della città metropolitana di Venezia, in Veneto. Fa parte del comprensorio dei sette comuni del Miranese.

Il comune di Salzano, in collaborazione con l’Istituto Comprensivo Dante Alighieri, si immerge in un viaggio incantato attraverso il potere delle favole con il progetto “Una città da favola”. Quest’iniziativa unisce la magia della narrazione alla bellezza dei luoghi più significativi del territorio, trasformando Salzano in un vero e proprio regno di storie e fantasia.

In un mondo sempre più dominato dalla frenesia e dalla tecnologia, il comune di Salzano e le insegnanti dell’Istituto Comprensivo Dante Alighieri hanno deciso di abbracciare questo progetto con entusiasmo e dedizione. L’obiettivo è quello di coinvolgere i bambini della scuola nella scrittura di favole ambientate nei luoghi più suggestivi ed emblematici della nostra comunità, come la storica Filanda, il rigoglioso Parco del Brolo, l’incantevole Oasi Lycaena, e molti altri.

Salzano, già insignita del prestigioso titolo di “Città che Legge”, vede in questo progetto un’opportunità straordinaria per promuovere la lettura e stimolare la creatività dei suoi giovani cittadini. Le favole non solo incanteranno i lettori con le loro trame avvincenti e i personaggi magici, ma serviranno anche da ponte tra il patrimonio culturale locale e l’immaginazione dei bambini, arricchendo così il legame affettivo e cognitivo con il proprio territorio.

Il Sindaco di Salzano esprime il suo sostegno convinto a questa iniziativa, sottolineando l’importanza di preservare e valorizzare le radici culturali della comunità attraverso progetti educativi innovativi e coinvolgenti. Afferma così: “Una città da favola rappresenta un’opportunità unica per trasformare Salzano in un laboratorio di creatività e conoscenza, dove i nostri bambini possono esplorare il mondo attraverso la magia delle parole e la bellezza dei luoghi che ci circondano“.

L’Assessore all’Istruzione aggiunge: “La partecipazione al progetto Una città da favola riflette il nostro impegno costante nell’offrire ai giovani strumenti didattici stimolanti e formativi. Attraverso la scrittura e la lettura delle favole, i nostri studenti non solo svilupperanno competenze linguistiche e narrative, ma acquisiranno anche una maggiore consapevolezza dell’importanza del patrimonio culturale locale e della sua preservazione per le generazioni future“.

Insieme, il comune di Salzano e l’Istituto Comprensivo Dante Alighieri si preparano a dare vita a un’avventura straordinaria, dove ogni pagina scritta diventa un tassello prezioso nella costruzione di un legame indelebile tra passato, presente e futuro, all’interno della nostra amata Città da favola.

Leggere il libro di Salzano, contenuto nella raccolta “Una città da favola”, sarà una meravigliosa avventura!

Salzano, un piccolo gioiello della campagna veneta, situato a soli 25 km da Venezia e parte dei sette comuni del Miranese. Il paesaggio di Salzano incanta con i suoi colori tipici: il marrone della terra, il verde dei vigneti e l’oro dei campi di grano, intervallati dai fiumi Muson e Marzenego, il tutto integrandosi con due zone industriali.

Compresa nella centuriazione agraria della città romana di Altino, con la frazione di Robegano, la sua storia affonda le radici nell’epoca romana. È certo che sin dal Duecento esisteva a Robegano una fortificazione eretta dai Tempesta, Signori di Noale, che è poi passata alla famiglia dei Da Robegano, provenienti da Treviso, famiglia che ha lasciato il proprio segno nel nostro territorio per un lungo periodo, tornando poi a Treviso, ove esiste tuttora Ca’ Da Robegan. La storia di questa famiglia, intrisa di impegno e di successo, si intreccia con la storia stessa di Salzano, contribuendo a plasmarne l’identità nel corso dei secoli. Nello stesso periodo è documentato l’ospedale di Sant’Elena, che sorgeva nell’attuale via, lungo la strada che porta a Martellago.

La posizione geografica di Salzano è unica, trovandosi sul confine tra Padova, Treviso e Venezia. Questa particolarità ha segnato la sua storia amministrativa, con lunghe contese tra le suddette città per il controllo della zona, fino a quando nel 1384 la famiglia dei Da Carrara assunse il dominio della Marca Trevigiana e di Salzano, cedendo poi il governo alla Repubblica di Venezia nel 1388. Dall’epoca veneziana in poi, Salzano conosce secoli di tranquillità, mantenendo un’economia basata principalmente sull’agricoltura. Le dimore patrizie, testimonianze del passato illustre, punteggiano il paesaggio, tra cui spicca Villa Donà Romanin-Jacur, oggi sede municipale. La villa, circondata da un suggestivo parco romantico, è stata teatro di storie d’amore e di misteri, custodendo al suo interno affreschi e testimonianze di un passato glorioso. Alla Villa fa da cornice l’antica Filanda con l’attiguo museo interattivo “Museo della Filanda”.

Oltre a Villa Donà, Salzano vanta altre dimore di pregio come Villa Combi e Ca’ Contarini, ognuna con la propria storia da raccontare. La frazione di Robegano, con il Santuario della Beata Vergine delle Grazie, eretto nel XVI secolo in seguito a un fatto miracoloso avvenuto il 14 aprile 1534 con la guarigione di Costantina, una fanciulla storpia guarita mentre pregava davanti a un’icona trecentesca in un sacello nei pressi della Chiesa. La ricca storia di Salzano è legata anche alla figura di Giuseppe Sarto, futuro Papa Pio X, che fu parroco per nove anni in questo luogo e al quale è dedicato un Museo nell’attuale Chiesa dedicata a San Bartolomeo.

Il comune di Salzano è un luogo dove il passato e il presente si fondono armoniosamente, regalando ai visitatori un’esperienza indimenticabile.

Per scoprire come partecipare con il tuo comune al progetto “Una città da favola”, clicca su PROGETTI GEMMA EDIZIONI

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Gemma GemmitiSalzano: Una città da favola!
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Presentazione “Questo nostro girotondo di parole” da Sinestesia

Un incontro “caldo” quello di sabato pomeriggio a Sinestesia, caffè letterario, biblioteca e libreria.

Presenti alcune delle donne protagoniste dei racconti di “Questo nostro girotondo di parole” nato da un corso di scrittura di Sara Gazzini edito da Gemma Edizioni.

E c’era amore, quello che non giudica ma abbraccia. Quello nel quale ti senti a casa e contemporaneamente ti senti casa.

Un’emozione anche per noi che abbiamo ascoltato rapiti le parole di queste donne che hanno trovato innumerevoli modi di dirsi: “Ti voglio bene”.

I proventi del diritto d’autore di questo libro andranno all’associazione La pulce nell’orecchio nata in memoria di Roberta Repetto, grazie a sua sorella Rita.

Grazie a chi c’è stato e a chi sta continuando ad acquistare il libro.

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Gemma GemmitiPresentazione “Questo nostro girotondo di parole” da Sinestesia
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“Questo nostro girotondo di parole” disponibile in prevendita

Questo nostro girotondo di parole” è un libro che nasce da un corso di scrittura di Sara Gazzini.

Scrivere è scegliere di regalarsi alla verità. Perché quando si scrive non c’è posto per la menzogna. Affidare alle parole scritte le proprie emozioni è un po’ come donare alla propria storia il per sempre.
Quel per sempre e quelle emozioni si trovano sfogliando le pagine di questo libro. Questi racconti nascono da un corso di scrittura emozionale e dalla voglia di ritagliarsi un momento di intensità in una vita frenetica fatta di lavoro, di figli, di famiglie e di impegni.
Storie di donne.
Storie di coraggio, di volontà, di delusioni e di dolore. Storie di desideri non espressi, di aspettative irrealizzate, ma anche di sogni appesi al filo dell’amore e della speranza.
Trenta racconti tutti al femminile che ci regalano uno spaccato di vita, tra forza e verità.

Questa raccolta di racconti nasce da un corso che è un viaggio dentro di sé, un progetto di scrittura creativa, un percorso in cui Sara Gazzini insegna a esprimere al meglio le proprie emozioni, fissandole su una pagina.
Il corso, dal nome “Caro Diario, sono io” è un vero e proprio coaching emozionale, che consente di conoscersi in profondità, migliorando la relazione con sé stessi e gli altri.
Il percorso ha visto la partecipazione di più di cento donne: è nato così un momento di condivisione unico, che fa delle emozioni scritte la sua essenza.
“Chi tiene un diario, tiene a sé stesso”, scrive Sara Gazzini.

“Tenere un diario è un atto di coraggio, un modo per esplorare zone d’ombra che a volte nascondiamo persino a noi stessi, una vera e propria terapia per conoscersi meglio e avere maggiore consapevolezza delle emozioni”.
Le protagoniste di questo girotondo di parole sono 30 ragazze, che hanno messo su carta emozioni e storie di vita.

Per leggere gratuitamente le prime 20 pagine e acquistare il libro in prevendita, clicca su Questo nostro girotondo di parole

Per saperne di più sul progetto, clicca su “Questo nostro girotondo di parole”, in collaborazione con Sara Gazzini

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Gemma Gemmiti“Questo nostro girotondo di parole” disponibile in prevendita
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“Questo nostro girotondo di parole”, in collaborazione con Sara Gazzini

Metti insieme trenta donne, tutte intorno a un progetto che nasce un po’ per caso e tanto per necessità: non può che uscirne un piccolo capolavoro.

“Scrittura emozionale” è così che Sara Gazzini, nota autrice fiorentina, sottotitola il corso di scrittura “Caro diario, sono io” al quale hanno partecipato centinaia di persone. Tutte, ma proprio tutte, si sono messe in gioco, utilizzando la scrittura come forma di comunicazione.

Lezione dopo lezione quelle parole prendevano forma. Fragilità e consapevolezze acquisite diventavano lettere, parole, frasi e poi racconti.

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Gemma Gemmiti“Questo nostro girotondo di parole”, in collaborazione con Sara Gazzini