Il segreto delle cose fatte bene, spesso, si cela dentro la parola “insieme”.
Lo diciamo sempre e lo ribadiamo ancora una volta dopo aver assistito a un evento che ci ha fatto sorridere, ci ha intenerito, ci ha resi orgogliosi di ciò che facciamo.
Grazie alla Regione Lazio che, attraverso un Bando che Gemma Edizioni ha vinto, ha potuto finanziare il progetto che vede la nascita dei primi tre volumi della collana, nasce il terzo volume della Collana “Ciociaria Favolosa” che include tre territori: Amaseno, Giuliano di Roma, Villa Santo Stefano. E’ qui che ha sede, in diversi plessi, l’Istituto Comprensivo di Amaseno. L’11 maggio, con canti, balli, e riflessioni, si è svolta la cerimonia di presentazione del libro, alla presenza del Sindaco di Amaseno Antonio Como, dell’Assessore di Giuliano di Roma Alessandro Felici, del Vicesindaco di Villa Santo Stefano Paolo Petrilli.
Una palestra piena di giovani autori e giovani autrici, di genitori orgogliosi, di insegnanti instancabili.
Nella prefazione corale dei tre sindaci si leggono i perché di questa adesione:
“Una comunità che si racconta è una comunità che lascia traccia di sé, offrendo a ognuno la possibilità di far rivivere storie, emozioni, luoghi, persone, impressioni e tanto altro. Questo lavoro va oltre poiché le storie sono raccontate con gli occhi dei nostri cittadini più giovani, che con lo sguardo aperto sul futuro riscoprono e raccontano il nostro passato, grazie alla condivisione offerta loro dai nonni e dagli adulti in generale. È questa una bella occasione di incontro tra generazioni, profondamente diverse tra loro, per valorizzare, recuperare e documentare significativi frammenti di memorie e la possibilità per anziani e bambini di condividere un progetto e uno spazio “creativo” che annulla il tempo dove potersi incontrare. La pagina scritta è lo strumento che ha permesso di far riacquisire alle nostre comunità la fiducia in sé stesse, di risvegliare la creatività sopita, di stimolare l’immaginario, oltre che ricordare il tempo che fu. Il nostro grazie va a quanti hanno lavorato per la realizzazione del libro: le alunne e gli alunni delle nostre scuole; le famiglie e gli
insegnanti che, con dedizione, hanno saputo raccontare e descrivere al meglio il nostro territorio; la scuola come istituzione primaria della nostra società; la Regione Lazio e la casa editrice Gemma Edizioni che ci hanno dato questa bella opportunità”.
La Dirigente, raggiante, si è complimentata con tutti i suoi insegnanti e in primis con la coordinatrice del progetto la prof.ssa Marietta Ponti, con i suoi ragazzi e le sue ragazze, consapevole che un progetto di così alto spessore culturale potesse rappresentare solo l’inizio di un percorso futuro tutto da creare, sul quale lavorare ancora:
“Territorio e cultura sono legati dall’essere il frutto dell’azione e del pensiero dell’uomo. Avere la contezza, la coscienza dell’esistenza di un complesso e articolato patrimonio naturale, culturale, artistico, storico, legato intimamente al territorio, rende una persona soddisfatta (o insoddisfatta) di vivere in un particolare luogo. La scuola è chiamata a fornire ai piccoli alunni, ai bambini e ai ragazzi gli strumenti idonei a favorire la crescita personale e la formazione di ognuno di loro, al fine di renderli cittadini consapevoli. La proposta presentata dalla casa editrice Gemma Edizioni e dai Sindaci dei tre Comuni, di scrivere e illustrare storie, favole e filastrocche in un libro che valorizzi il territorio è stata accolta
con entusiasmo da tutto il corpo docente. In pochissimo tempo, coinvolgendo i tre ordini di scuola, Infanzia, Primaria e Secondaria di Primo Grado, di tutti e tre i plessi dell’I.C. Amaseno, il corpo docente si è organizzato attraverso una rete, invisibile ma forte, di collaborazione e condivisione. I docenti hanno coinvolto non solo gli alunni, ma le famiglie degli alunni, i genitori e i nonni che hanno fornito ai piccoli, figli o nipoti, il prezioso contributo dei loro ricordi. È nato un libro pieno di fili… I fili dei ricordi che legano le
generazioni. È nato un libro pieno di storie, scritto da tutte le manine che hanno disegnato, colorato, trasferito i racconti… È nato un libro con le antiche filastrocche in vernacolo, difficilissime da ripetere perché si è persa l’abitudine a parlare nella lingua della tradizione, ma dove i nonni sono diventati i maestri. Un’esperienza arricchente per tutti coloro che vi hanno partecipato”.
Ampio spazio, com’è giusto che sia, è stato dato ai veri protagonisti della pubblicazione: gli studenti e le studentesse che, avvicendandosi sul palco, hanno parlato della loro esperienza personale:
“Per noi studenti prendere parte alla stesura di questo libro ha rappresentato un momento di crescita importante, perché abbiamo avuto la possibilità di conoscere e riscoprire il nostro territorio attraverso le leggende, gli usi e i costumi, le feste popolari e i giochi dei nostri nonni. Noi alunni abbiamo avuto modo di apprendere attraverso i racconti dei nostri familiari, i lati più nascosti della nostra terra d’origine e riscoprire l’identità culturale, artistica, storica, geografica, sociale e architettonica. Gli aspetti culturali dell’identità passano attraverso numerosi canali: i racconti, la lingua, la cucina, le tradizioni, le canzoni e spesso sono proprio le storie di famiglia a tener vivi tutti questi elementi. Il luogo dove si nasce e si cresce è la Terra di appartenenza di ogni singolo individuo, è un posto speciale, un piccolo mondo perfetto, quello che si vede per primo e si ama. Un albero senza radici è solo un pezzo di legno, le nostre origini e la storia della nostra famiglia sono come le radici di un albero: sono fondamentali, ci sostengono e danno nutrimento alla nostra identità. Per questo è importante conoscerle e tramandarle insieme all’orgoglio di possederle. La pubblicazione di questo libro permetterà a molti lettori di conoscere le nostre radici, la nostra cultura e noi ne siamo pienamente orgogliosi”.
Ora capite perché amiamo così profondamente il nostro lavoro?
Questo e gli altri volumi della collana saranno presentati al Salone del Libro di Torino giovedì 19 maggio nella grande Sala Viola alle ore 14:45 in presenza del Consigliere della Regione Lazio Mauro Buschini su delega del Presidente Nicola Zingaretti.
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