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Dalla Calabria Tenerezza e Cura – Una storia semplice

A volte i soffitti rispondono.
Ti è mai capitato di interrogarli? In quelle notti insonni con i perché che saltano ostacoli mentre tu conti invano pecore che avanzano.
Ecco, stasera il soffitto che ho sopra ai miei occhi non solo risponde, sorride!


Tra una bistecca e una foglia d’insalata, ho (ri)conosciuto l’Amore.
Tenerezza e Cura.
Sedici anni lei, diciannove lui e il tempo sembra essersi fermato lì, nonostante l’argento nei capelli.
Anna e Sarino ci raccontano la vita, la loro, con in mezzo Socrate, La Cava, Dante.
Una casa piena di libri, ospitalità e amore.
Mi sembra di essere nata qui: in questo mare, tra queste mura, tra queste braccia, sono a casa.
Anna ci racconta del suo essere insegnante; della sua volontà di dare Sapere ma soprattutto fare capire il potere del libero arbitrio, con le sue conseguenze.
Non è una terra facile la Locride, ma è splendida e lei lo sa.
Come splendide sono le persone che incontriamo.
I fratelli Misiti che appena siamo arrivati aprono il loro ristorante solo per noi. La bella stagione è alle porte e fino ad allora si potrebbe solo cenare.
Al ristorante La Rotonda di Bovalino mangiamo pesce, di quello buono, e non so se è per la terrazza sul mare, i cristalli di luce ai soffitti, quell’azzurro ovunque, non so se è per la cordialità di entrambi che si son seduti a tavola con noi per parlarci delle millemila cose belle della loro terra, dell’educazione impartita dai loro genitori – gente del Sud forte e fiera emigrata in Germania e poi tornata -non so se è per l’atmosfera di attesa della stagione più bella, ma qui tutto è magia.
Sapori e profumi che non dimenticherò.
Sorride Anna mentre mi dice: “C’è tanta brava gente”. Le sorrido anch’io e le confesso che qui ho incontrato solo brava gente.
La biblioteca è enorme. Anche il più piccolo libro è catalogato con cura.
Ci ha pensato Anna quando a inizio settembre da insegnante si è ritrovata responsabile della biblioteca.
Ha talmente tanto da dare che la sua Dirigente ha voluto fortemente darle modo di continuare a farlo nonostante la sua malattia.
È un’amica la sclerosi multipla. Un po’ scomoda a volte, ma né lei né chi le gira intorno sembra darle importanza se non per fare a gara a darle una mano.
“All’inizio è stata dura, non l’accettavo. Avevo 33 anni e non volevo farmi aiutare. Poi incontrai un frate francescano che mi illuminò: “Permetti agli altri di essere persone migliori. Accetta il loro aiuto, li farai sentire bene mentre faranno del bene a te. La vita è uno scambio d’Amore”.
Così fu.
E così ogni giorno i suoi studenti entrano in quell’aula immensa e fanno domande avidi di risposte, mentre aiutano Anna a prendere questo e quello per trovare tra le righe materiale di approfondimento per ogni lezione.
Ha un sorriso grande la Dirigente, è riuscita a far sentire utile Anna, perché è utile e, aggiungo, necessaria.
I ragazzi sono i suoi occhi, le sue braccia, a volte le sue gambe. I ragazzi sono il suo sorriso.
Dopo la scuola Anna continua ad essere esempio. Nella sua casa arrivano le colleghe per approntare la scaletta della presentazione di domani.
I ragazzi hanno lavorato sul tavolo della cucina nei mesi addietro, quando la malattia di Anna le impediva di raggiungere la scuola erano loro a raggiungere lei a casa.
Una casa che accoglie nel più bello dei modi.
Ed eccomi qui, in una giornata fresca e chiara, mentre tra le carte da sbrigare mi ritrovo a riflettere.
Anche nel buio più profondo l’amore riesce ad essere luce e calore.

Gemma Gemmiti.

Domani pomeriggio alle 17:00 presso l’aula Magna dell’I.I.S. La Cava a Bovalino, la presentazione.

Vi aspettiamo!

Gemma GemmitiDalla Calabria Tenerezza e Cura – Una storia semplice
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