Il comune di Lariano, facente parte della città metropolitana di Roma Capitale, è il primo comune a ufficializzare l’adesione al progetto “Favole al telefono”.
Il sindaco, dott. Maurizio Caliciotti, si è dichiarato entusiasta di essere il primo comune a ufficializzare l’adesione a un progetto così innovativo e stimolante per gli alunni e gli studenti degli Istituti Scolastici del territorio.
Nel progetto “Favole al telefono” farà da protagonista il rapporto tra nonni e nipoti. Nel clima di incertezza e isolamento dovuto all’emergenza Covid-19, sono anche i bambini, i ragazzi e i nonni a risentirne, e allora ci siamo detti “Perché non provare a farli sentire vicini utilizzando le tecnologie che abbiamo a disposizione?”. I nipoti ascolteranno favole e storie che i nonni avranno da raccontar loro, al telefono, e poi le scriveranno e le illustreranno, così da creare un libro che resterà nei ricordi non solo per la sua unicità, ma anche e soprattutto per il valore simbolico e affettivo che trasmetterà.
Un lavoro sinergico, che vedrà coinvolti gli alunni dell’Istituto Comprensivo di Lariano con i loro docenti, il Comune e i tutor professionisti della nostra Casa Editrice.
“Il comune di Lariano ha aderito al progetto “Favole al telefono” con l’intento di favorire le attività della lettura e della scrittura, ma anche per stimolare la crescita culturale e la creatività dei ragazzi delle scuole del territorio, permettendo loro di esprimersi e manifestare il loro vissuto in un momento molto difficile e complicato come quello attuale.
Alla base di questo progetto emerge il forte vincolo generazionale che unisce nonni e nipoti attraverso il racconto: le storie e le favole narrate dai nonni potranno infatti divenire, anche con la preziosa guida dei docenti, immagini e parole di un libro scritto in prima persona dai nostri giovani concittadini, un libro-testimonianza attraverso cui veicolare sentimenti, speranze, paure e ansie legate alle tante restrizioni che ci sono state imposte.
Solo lo scorso anno il nostro comune ha ricevuto l’ambito riconoscimento del titolo “Città che legge”, che la giunta e tutti gli amministratori hanno letto come il giusto premio alle numerose iniziative che, negli ultimi anni, sono state varate per valorizzare il libro e la sua diffusione. Attraverso la biblioteca comunale e la collaborazione con alcune librerie, infatti, abbiamo ospitato numerosi autori e diverse presentazioni di opere narrative e saggistiche per stimolare l’interesse di un pubblico vario ed eterogeneo, appartenente a diverse fasce d’età. Inoltre, neanche nel periodo della chiusura totale, abbiamo lasciato soli i nostri affezionati lettori, per i quali abbiamo organizzato la consegna a domicilio dei libri grazie alla collaborazione della protezione civile. Nel periodo estivo abbiamo ripreso le letture animate per bambini e i gruppi di lettura utilizzando gli spazi esterni, in modo da ovviare alle restrizioni imposte dal covid, come pure l’incontro con autori di cassetta. Coltiviamo la speranza di poter presto riprendere in presenza tutte le attività legate al mondo della biblioteca.
Abbiamo proposto a tutti i comuni del Consorzio “Sistema Castelli Romani”, di cui Lariano è partner, di aderire al progetto “Favole al telefono”, per allargare la promozione del territorio a un ambito sovracomunale“, questo il pensiero dei principali esponenti del Comune.
Lariano è un comune di 13.427 abitanti della città metropolitana di Roma Capitale nel Lazio, famoso per il pane di Lariano, che non è solo cibo, ma storia e tradizione.
Il pane di Lariano racconta il sapere e la tradizione contadina locale, che ne tramanda il processo di produzione da oltre due secoli.
Farina integrale, farina 00, lievito naturale, acqua e sale. Questi sono gli ingredienti del pane di Lariano. Cosa lo rende allora così speciale? Forse proprio la sapienza antica con cui ancora è prodotto, forse proprio il fatto di essere un pane così legato al territorio. Di certo alla sua specificità contribuisce la cottura nel forno (di mattoni refrattari) scaldato con fascine di legno di castagno (l’area boschiva di Lariano è ricca di castagneti, il cui legno conferisce quell’aroma così unico al pane).
Il pane di Lariano dalla farina scura e dalla crosta esterna dorata, certificato MCG, è storia, è tradizione, è mestiere ed è anche tessuto connettivo, che forma e racconta un’intera comunità.
Ma oltre al pane c’è molto altro da assaggiare in questo meraviglioso Comune. Ciò sarà possibile nelle numerose sagre organizzate nel territorio: la celebre sagra del Fungo Porcino, le sagre dei cellitti (tipica pasta fresca locale), della bruschetta, della pizza, del cinghiale.
Lariano non è noto solo per le ottime pietanze, bensì anche per il bel territorio, che ricade in gran parte nel Parco Regionale dei Castelli Romani. I boschi dai quali il paese è circondato consentono, durante la stagione favorevole, interessanti escursioni guidate naturalistiche a piedi e a cavallo lungo il rilievo montuoso del Maschio d’Ariano; quest’ultimo, anticamente conosciuto come Monte Algidus, in epoca imperiale ospitava un avamposto di difesa romano, di cui sono tuttora visibili alcuni resti raggiungendo la sommità del monte. Di qui passa anche una variante della Via Francigena del Sud.
Assolutamente da visitare il museo archeologico di recente inaugurazione; i bellissimi boschi, il parco dell’Ontanese, le fonti che punteggiano il territorio e i resti di un castello medievale sul monte Artemisio.
Per conoscere da vicino la città di Lariano, clicca su COMUNE DI LARIANO
Per scoprire come partecipare al progetto “Favole al telefono”, clicca su FAVOLE AL TELEFONO
I Comuni che hanno la qualifica di “Città che legge” del Cepell, possono partecipare anche al progetto UNA CITTA’ DA FAVOLA