Alla fine è accaduto: un libro ha unito il mondo.
La storia di Kalima nasce per arrivare oltre la linea dell’orizzonte, abbattere confini, creare ponti tra gli uomini e le donne di questa Terra. Dentro al libro quattordici lingue, grazie ad altrettanti traduttori di madrelingua che mettono a disposizione le loro parole per far arrivare ovunque quelle di Kalima: inglese, francese, tedesco, spagnolo, somalo, albanese, polacco, rumeno, cinese, greco, turco, giapponese, ghanese, arabo. Troviamo persino Veronica Debono, che si offre di tradurre anche in Lis, per permettere a tutti, davvero tutti di poter vedere Kalima e conoscere la sua storia. Attraverso un QRCode presente sul libro, infatti, c’è una voce narrante che racconta la storia della nostra piccola grande bambina siriana e c’è l’interprete LIS che segna: i bimbi sordi possono vedere, i bimbi ciechi possono ascoltare. Senza confini, il sogno si avvera.
Dopo che questo libro è nato, ha continuato a seminare nelle coscienze una parola bellissima: “Insieme”.
Ed è così che grazie alla professoressa Florinda Nardi, questo racconto illustrato per bambini, con un grande messaggio dentro di Resilienza, varca le porte dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” e diventa carne viva, volti e voci di studenti italiani e stranieri che amano la nostra lingua e la nostra cultura e che divulgheranno questo amore nelle loro terre, insegnando, in questa affascinante sfera che a volte ci sembra di cristallo, ma che esiste e resiste spesso “nonostante” noi.
Grazie al CLICI, Centro di Lingua e Cultura italiana dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”, si aggiungono lingue come il farsi, il russo, l’hindi, il portoghese.
Ed è così che il 3 luglio 2020 sono gli studenti e i docenti a far avverare quello che credevamo impossibile, dimostrando che si può.
Il Magnifico Rettore prof. Oreste Schillaci, entusiasta sin dall’inizio del progetto e degli sviluppi che ha preso, ha introdotto l’evento, complimentandosi con il grande lavoro fatto dai docenti e dagli studenti. Cento persone, studenti e docenti, collegati da tutto il mondo, toccando ogni continente, dimostrano fattivamente come, anche solo attraverso una favola (da far avverare) si può, essere uno anche in tanti. Tante voci si uniscono per la lettura in diretta Facebook: l’emozione è a mille.
I libri sono creature: li sogni, li immagini, cominci a plasmarli sotto le tue dita, poi accade che prendano forma da sé, quasi fossero un piccolo miracolo. Questo è quello che accade sempre con le nostre pubblicazioni. Quelle dove a scrivere sono i bambini e i ragazzi delle scuole d’Italia e che noi curiamo, attraverso il nostro progetto con le scuole che si chiama “Semi d’inchiostro”, nei contenuti, nella forma, nella comunicazione di tematiche importanti come il Rispetto, l’educazione all’affettività, i problemi legati alla crescita, al loro avventurarsi per il mondo. Seguendo i loro pensieri, accogliendoli, imparando da loro, leggendoli da dentro, questi bambini e questi ragazzi stanno dando una prova notevole di sé, di quel che hanno all’interno, di quel che sono, se solo riuscissimo a metterci in ascolto.
La scuola c’è, e noi siamo lì accanto.
C’è volontà di operare come Casa Editrice costruendo un mondo migliore, dove non esistano confini e barriere, né di nazionalità né di abilità.
Un foglio bianco nasce, con questa intenzione, da uno splendido racconto arrivato in redazione in un martedì qualunque. Continua il venerdì successivo a quel martedì, con un incontro a Milano tra noi e l’autrice, Annarita da Bellonio e Marilù, una volontaria dell’associazione Mani di pace, a cui sono destinati i proventi della vendita del libro per volere dell’autrice. Viene poi arricchito dalle illustrazioni di Denise Sarrecchia che ne rafforzano l’identità.
Mani di pace sta sostenendo, grazie a “Un foglio bianco”, le spese universitarie di due studenti siriani: Hude, una giovane ragazza di Hama che frequenta la facoltà di chimica a Elazığ e Ibrahim di Homs che frequenta la facoltà di medicina all’Università di Afyonkarahisar, Turchia. Entrambi hanno una grande voglia di imparare per poter un giorno rendere un servizio importante alla loro gente.
Un foglio bianco è il primo volume della collana “Semi” non a caso e da seme diventa germoglio, vigoroso e forte, conscio dell’arbusto che diventerà, sorretto da tutte queste mani, da questi occhi con la luce giusta che colma distanze, attraversa schermi e arriva lì, dritta al cuore di ognuno di noi, di ognuno di voi.
Ora però abbiamo bisogno di acqua, anche solo di piccole gocce. “Il mare in fondo, è fatto di piccole gocce”. Aiutateci a diventare oceano; a toccare ogni terra, ogni coscienza, a costruire un mondo dove le differenze siano arricchimento reciproco e costruzione.
Anche “solo” attraverso una favola, da scrivere, ancora una volta, insieme”.
Potete acquistare il libro e sostenere lo studio di Hude e Ibrahim a questo link UN FOGLIO BIANCO, oppure potete scegliere di sostenere direttamente l’associazione e tutti i suoi progetti a questo link MANI DI PACE