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Giammarco Sicuro: Patrocinio UNICEF per “L’anno dell’alpaca”.

Autore de “L’anno dell’alpaca” Giammarco Sicuro è sempre in prima linea.

L’anno dell’alpaca è il racconto del lungo viaggio di chi si ritrova, suo malgrado, dall’altra parte del pianeta quando l’Organizzazione mondiale della Sanità annuncia l’inizio di una pandemia. Mentre il mondo si chiude in casa, la cronaca personale di Giammarco Sicuro, inviato speciale della redazione Esteri del Tg2, fa conoscere al lettore le realtà e le vicende umane di tre continenti: dal Perù dei primi casi accertati, alla Spagna in lockdown. Dalla Corea del Sud divenuta un modello di gestione del virus, al dramma di Messico e Brasile.

Al suo ritorno, dopo aver condotto Uno Mattina Estate insieme a Barbara Capponi, l’inviato RAI è partito per l’Afghanistan per documentare la situazione, intervistando medici, donne, ragazzi e ragazze, maestre che cercano di continuare a insegnare alle bambine, nonostante il divieto. E poi il carcere a Kandahar dove a essere imprigionati sono omosessuali, tossicodipendenti, donne che “disobbediscono ai mariti”. Lì, dentro quelle sbarre, Giammarco trova bambini anche di 6 anni “colpevoli” di non avere famiglia e di vivere per strada. Il suo servizio viene trasmesso dalla RAI e UNICEF interviene immediatamente, portando in salvo quei bambini (QUI il servizio RAI).

Le parole salvano e l’importanza dell’informazione è negli occhi di tutti, specialmente in questi giorni nei quali la guerra in Ucraina ci sta facendo comprendere appieno l’immenso lavoro degli inviati che, da ogni parte del mondo, sono lì, a documentare la Storia, rischiando la propria.

Giammarco è ora a Mosca, di nuovo in prima linea, ed è lì che gli arriva la notizia del patrocinio di UNICEF per il suo primo libro, L’anno dell’alpaca. Un raggio di luce dentro un cielo pieno di buio e paura. E stacca per un attimo la spina, per concendersi il lusso di sorridere:

 

“Chissà cosa direbbero Isabela ed Esmeralda di questa collaborazione nata quasi per caso. Il percorso mio e quello dell’UNICEF si sono incrociati in un viaggio successivo alla scrittura de “L’anno dell’alpaca” eppure, all’interno di questo libro, erano già presenti molti dei valori e degli obiettivi che contraddistinguono l’agenzia delle Nazioni Unite per l’infanzia.

Penso alle storie dei piccoli migranti bloccati al confine tra Messico e Stati Uniti, a Priscilla e agli altri bambini delle tribù amazzoniche che rischiano la distruzione della loro terra e del loro futuro e perché no, anche ai giovani europei, come Olivia e Arlet, chiusi in casa durante i lunghi lockdown di inizio pandemia, con le conseguenze psicologiche che soltanto un giorno potremo del tutto valutare.

E poi, c’è il titolo stesso del libro: quell’alpaca che in realtà è un peluche e che altro non è che uno dei simboli più forti e potenti legati al mondo dei bambini (in realtà i peluche sono due e non specifico perché non vorrei che il lama Esmeralda finisse per offendersi).

Anche per questo, da autore de “L’anno dell’alpaca”, è un onore poter aggiungere il bellissimo patrocinio dell’UNICEF a questo volume, a coronamento di una collaborazione poi effettivamente sbocciata durante i miei successivi viaggi.

In particolare, mi riferisco a una missione in Afghanistan, dove ho potuto raccontare il dramma umanitario per milioni di minori e testimoniare, col mio lavoro di inviato speciale, il lavoro straordinario compiuto ogni giorno sul campo da questa organizzazione che porta cibo, acqua, medicinali e soprattutto una speranza a una moltitudine di bambini privati della loro giovinezza.

Da quell’esperienza, è nata una fiducia reciproca e una condivisione di valori che spero possano portarci lontano e dare sempre più visibilità alla sofferenza dei più piccoli in questo nostro mondo”.

Noi di Gemma Edizioni siamo felicissimi che questo suo meraviglioso libro abbia ricevuto l’attenzione dell‘UNICEF e di partecipare, nel nostro piccolo, alla sua missione: “contribuire alla sopravvivenza, alla protezione e allo sviluppo delle potenzialità di ogni bambino e bambina, con speciale cura per quelli più fragili e vulnerabili”.

Qui si possono leggere gratuitamente le prime 20 pagine del libro L’ANNO DELL’ALPACA.

 

Gemma GemmitiGiammarco Sicuro: Patrocinio UNICEF per “L’anno dell’alpaca”.
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