Seconda Edizione del convegno contro il bullismo organizzato dall’Università di Roma Tor Vergata con CARIS e CUG, e dal MUNICIPIO ROMA VI delle Torri – Commissione Pari Opportunità Assessorato allo Sport, in collaborazione con Gender Interuniversity Observatory.
Nella platea gli studenti e gli insegnanti delle scuole secondarie di primo e secondo grado. Tutti uniti per uno scopo: spiegare cos’è il bullismo, come ci si difende, come “pentirsi” di essere un bullo.
Leggerezza, è questo che emerge dalle testimonianze, la leggerezza con la quale spesso si viene derisi, additati, vessati. Il bullo, spesso anche molto giovane, non comprende quanto male possa fare il suo comportamento, o, se lo comprende, lo ulilizza per scaricare su qualcun altro le proprie frustrazioni.
Molti i relatori che attraverso il proprio vissuto riescono a coinvolgere gli studenti, molto recettivi, che li tempestano di domande. Psicologi, insegnanti, ideatori di videogiochi, esperti di tutela dei minori on-line, inviati del Miur.
Viene presentata la piattaforma ELISA fortemente voluta dal MIUR volta a formare i docenti a contrastare il fenomeno sempre più inquietante. La piattaforma di e-learning è accessibile, tramite registrazione, agli insegnanti referenti per il contrasto del bullismo e del cyberbullismo di ogni scuola del territorio italiano, fino ad un massimo di due per ogni scuola.
Durante il convegno è stato presentato un progetto di autodifesa realizzato dalle associazioni sportive del Municipio Roma VI delle Torri, con delle dimostrazioni pratiche di come ci si possa difentere senza arrecar danno all’avversario.
Una giornata proficua, che ha visto l’impegno di tutti, e che continuerà a coinvolgere tutte le scuole della Regione Lazio in un progetto editoriale, curato da Gemma Edizioni, dove i ragazzi delle scuole secondarie di primo e di secondo grado, e gli studenti universitari, potranno testimoniare con racconti, poesie, video, disegni, fotografie, i loro pensieri, le loro difficoltà, e potranno dare la loro testimonianza.
Il bullismo e il cyberbullismo si possono sconfiggere creando una rete di ascolto, per le vittime quanto per i bulli, e insieme ci riusciremo.
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