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La sesta riga del pentagramma.

Sono passati 9 anni da quando Francesco Alviti, percussionista ventenne di Ceccano, è venuto a mancare e sono 9 anni che la sua famiglia ed i suoi amici nella cittadina ciociara, organizzano una kermesse  per ricordarlo attraverso la musica, la sua passione più grande.

Cinquecento musicisti, otto serate di note, parole, emozioni da ascoltare ad occhi chiusi e cuore aperto, per far “entrare dentro”, qualora fosse umanamente possibile, tutta la magnificenza che la musica regala.

La serata inaugurale della IX edizione del Festival Francesco Alviti, il 27 giugno, sul sagrato della chiesa di S. Giovanni, ha avuto come protagonisti l’Orchestra e il Coro del Liceo di Ceccano, la scuola superiore frequentata da Francesco. I due complessi, quello orchestrale, Juvenis Harmonia Fabraterna, e quello corale, Ludica Vocalia Fabraterna, sono stati diretti da Massimiliano Malizia e Vittoria D’Annibale.

Stasera, mercoledì 28 giugno ci sarà la Fanfara della Polizia di Stato, diretta da Secondino Di Palma. 

Il 29, giovedì, toccherà alla musica sinfonica con gli ensembles dell’Orchestra Sinfonica Francesco Alviti, diretta da Mauro Gizzi.

Il giorno successivo, il 30 giugno, si cambia completamente genere con festival collage2 l’Amaseno harmony Show band, diretta da Natalino Como.

Sabato 1° Luglio ci sarà il Palco all’Opera dei solisti e del Coro Josquin Des Pres, Concentus Musicus Fabraternus, diretti da Mauro Gizzi, mentre il 2 toccherà ad Ekoperkussivo, una serata dedicata al mondo delle percussioni.

Il 4 luglio vedremo in scena la Banda Giovanile di Ferentino, diretta da Luigi Bartolini, mentre la serata conclusiva, il 5 luglio, è affidata all’Orchestra di Fiati Città di Ferentino, con il suo direttore Alessandro Celardi, in procinto di partecipare al campionato del mondo di Kerkrade in Olanda.

Siete troppo lontani dala cittadina fabraterna? Niente paura, il festival si potrà seguire in diretta sul sito dedicato ed il programma di sala sarà in realtà aumentata con qr code.

La sesta riga del pentagramma

 

Persino le stelle stanotte stanno in silenzio, per non perdere neanche una nota, una pausa, un respiro.

Qualcuna cade, forse per provare ad avvicinarsi un po’.

Altre splendono.

Semplicemente.

Ogni anno che passa vedo questi ragazzi, gli amici di Francesco, un po’ più cresciuti. Anche senza di lui. Nonostante.

Sorridono però, di quei sorrisi pieni (anche di mancanze) che hanno le persone che ce l’hanno fatta.

Sai, di quelle che attraversano la tempesta e ne escono apparentemente illese.

O quasi.

La musica riempe vuoti, colma spazi.

Salva.

E ogno colpo studiato sulle percussioni, lo dimostra.

“In questa stessa piazza Francesco giocava”.

Ora è piena di persone che sono lì per lui a testimoniare che nulla finisce.

Emozioni che affiorano negli occhi umidi di tutti mentre si assiste alla musica più bella in assoluto,

quella della forza di due genitori che hanno saputo trasformare un dolore immenso in un concerto di puro Amore.

Francesco continua ad essere tra noi: la sesta riga del pentagramma.

  • Gemma Gemmiti.
Gemma GemmitiLa sesta riga del pentagramma.
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