Un libro speciale quello che è arrivato nelle mani del Santo Padre a Natale, dono dei ragazzi del “Don Milani” di Romano di Lombardia.
Un libro che parla, e costruisce, ponti, verso un altro così simile a noi ma che spesso non riconosciamo.
“Chi siamo noi? Questa è la domanda che ci poniamo in questo libro, con l’obiettivo di scoprire noi stessi assieme a un gruppo di adolescenti provenienti da realtà totalmente diverse dalla nostra. In queste pagine vi è l’essenza di ognuno di noi, alla ricerca di un qualcosa di più grande, qualcosa che ci completi. Ecco perché quest’esperienza… Il colore della pelle ci divide in tanti, quello del cuore ci unisce tutti quanti”.
Una sorpresa speciale poi è è arrivata nel cuore della provincia bergamasca: una lettera di Papa Francesco che ringraziava gli studenti e i loro insegnanti per il lavoro svolto.
“Occorre un cambiamento di mentalità, passare dal considerare l’altro come una minaccia alla nostra comodità, allo stimarlo come qualcosa che con la sua esperienza di vita e i suoi valori può portare molto e contribuire alla ricchezza della nostra società”.
La lettera si conclude con l’affidamento alla Madonna e con la benedizione dei ragazzi, dei loro professori, e di tutte le persone coinvolte nel progetto.
“E’ stata una grandissima emozione ricevere la lettera del Papa. Un gesto che non ci aspettavamo”. Dice Gloria Albonetti, dirigente scolastica del liceo di Romano di Lombardia “Don Milani”.
“I ragazzi si sono rivolti a lui perché ci credono, credono che questo genere di adulti siano persone in cui avere fiducia, ricevere insegnamenti indicazioni per la loro vita”.
Costruire diventa l’imperativo quando parliamo di individui, quando parliamo del mondo che ci circonda.
Costruire.
Sta a noi scegliere se Muri o Ponti verso l’altro.
Costruire, è questo che sono riusciti a fare i ragazzi del Don Milani di Romano di Lombardia: hanno intessuto relazioni con altri ragazzi esattamente uguali a loro, ma così diversi per nascita, per colore, per destino e destinazione.
Sono usciti dalla caverna e hanno deciso di incontrare il mondo, di mettersi in discussione, mettere in discussione il mondo di noi adulti, quello che gli stiamo lasciando, quello che gli stiamo offrendo, quello che inspiegabilmente sta diventando pieno di muri.
E allora loro ci provano, e ci riescono egregiamente, a costruire i ponti sulle macerie che spesso noi adulti lasciamo.
E diventano parole, e diventano mani che si incontrano, e diventano risate, e diventano momenti di riflessioni, riflessioni profonde sul senso della vita.
Fare la differenza, senza sottrarre, ma aggiungendo Valore alla vita.
Questo siamo riusciti a fare, insieme.
Un grazie speciale alla Dirigente Gloria Albonetti, che ha creduto nel progetto sin dalla prima proposta, alla docente Daniela Dehò che ha seguito i ragazzi insieme al collega prof. Andrea Giordano, grazie all’associazione “Giovani senza confini”, e grazie soprattutto a questi studenti, che tanto hanno da insegnare a noi adulti.
Qui la presentazione: FUORI DALLA CAVERNA
Qui il libro SELFIE DI NOI VOL. 26
Ringraziamo L‘Eco di Bergamo per l’articolo.