Ci siamo.
La sveglia suona, imperterrita, insistente, necessaria, urgente.
Non c’è più tempo.
A dircelo due occhi dritti sul futuro e due treccine di bimba che invece di saltare la corda “mela, arancia, susina, banana…” e di essere spensierata, ci schiaffeggia, conscia, prima di noi, di dove ci stiano portando l’ignoranza e il dio denaro.
Greta, e con lei e grazie a lei, milioni di ragazzi in tutto il mondo, oggi, nella Giornata del #FridaysForFuture gridano a gran voce: BASTA!
Novecento città coinvolte in questa enorme manifestazione in tutto il pianeta Terra.
Fanno paura agli adulti che si credono onniscenti, loro, quelli che molti definiscono: “con la testa sempre piegata sullo smartphone” ci stanno invece insegnando molto.
Qual è, tanto per fare un “piccolo” esempio, il giusto modo di vivere.
E ce ne accorgiamo, noi di Gemma Edizioni, leggendo i loro pensieri nelle raccolte #FavoleDiCioccolata e #SelfieDiNoi, dove sempre più riflessioni sono rivolte alla necessità di vivere in un pianeta LIBERO.
Sono sotto gli occhi di tutti i cambiamenti climatici che l’inquinamento sta provocando; esistono dati profondamente allarmanti di come le polveri sottili e gli agenti chimici che vengono dissolti nell’aria e nelle acque, siano causa di sempre più frequenti malattie e morti.
“Io ho imparato che non sei mai troppo piccolo per fare la differenza”, questo ci dice Greta e continua “Il mio nome è Greta Thunberg, ho quindici anni e vengo dalla Svezia. Molte persone dicono che la Svezia sia solo un piccolo Paese e a loro non importa cosa facciamo. Se alcuni ragazzi decidono di manifestare dopo la scuola, immaginate cosa potremmo fare tutti insieme, se solo lo volessimo veramente. Ma per fare ciò dobbiamo parlare chiaramente, non importa quanto questo possa risultare scomodo. Voi parlate solo di una crescita senza fine in riferimento alla green economy, perché avete paura di diventare impopolari. Parlate solo di andare avanti con le stesse idee sbagliate che ci hanno messo in questo casino. (…) Ma non mi importa risultare impopolare, mi importa della giustizia climatica e di un pianeta vivibile. La civiltà viene sacrificata per dare la possibilità a una piccola cerchia di persone di continuare a fare profitti. La nostra biosfera viene sacrificata per far sì che le persone ricche in Paesi come il mio possano vivere nel lusso. Molti soffrono per garantire a pochi di vivere nel lusso”.
Nel frattempo Greta è stata proposta per il Nobel. La giovane attivista è stata indicata per il prestigioso riconoscimento da un gruppo di deputati socialisti norvegesi.
Lei si dice “onorata e molto grata”.
Siamo convinti che la Cultura possa salvarci. Occorre una presa di coscienza, una “sveglia” che suoni imperterrita aspettando che noi ci “alziamo”.
Se fossimo stati in grado di comprendere dove ci stava portando tutto il nostro fare, ora non seremmo a questo punto.
Comprendere il problema e cercare di risolverlo rivedendo le nostre abitudini, quelle che distruggono gli ecosistemi, quelle che non tengono conto di quanto sia forte l’impatto che ogni nostra azione ha sul nostro pianeta.
Anche nel nostro piccolo.
Soprattutto nel nostro piccolo.
Seminiamo Cultura, nasce Consapevolezza, cresce Speranza.