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L’Afadoc vince il Premio per la migliore Campagna di comunicazione Categoria non Professionisti grazie al Progetto Bonsai

Giovedì 2 dicembre, alle ore 16.30, presso l’Auditorium dell’Ara Pacis a Roma, si è svolta la VIII edizione del Premio OMaR per la Comunicazione sulle Malattie e i Tumori Rari.

È andato all’AFaDOC – Associazione di famiglie di soggetti con deficit Ormone della Crescita e altre patologie Rare – il Premio per la migliore Campagna di comunicazione Categoria non Professionisti grazie al Progetto Bonsai. Denise Sarrecchia, insieme a Cinzia Sacchetti, Presidente dell’Associazione, hanno ritirato il Premio.

Un evento bellissimo, un pomeriggio all’insegna della cultura, dell’amicizia, della solidarietà, della Bellezza.

Numerose realtà si sono radunate in un unico posto ed è stato bello vedere come tutto ha girato attorno alle persone, alla capacità di mettersi nei panni degli altri, di capire la sofferenza anche quando possiamo solo immaginarla.

Il riconoscimento che OMaR organizza fin dal 2012, in collaborazione con Centro Nazionale Malattie Rare dell’Istituto Superiore di Sanità, Fondazione Telethon, Orphanet e UNIAMO FIMR Onlus, vuole premiare e incentivare una corretta informazione su diversi aspetti delle malattie rare.

Gli obiettivi del Premio OMaR, infatti, sono molteplici: Stimolare tutti coloro che operano nell’ambito della comunicazione e divulgazione ad avvicinarsi ai temi delle malattie e dei tumori rari, facendo attenzione alla correttezza dei contenuti; Premiare i soggetti che dimostrano di saper comunicare o fare informazione su questi temi in maniera corretta, scientificamente rigorosa ma comprensibile, coinvolgente e originale; Raccogliere e far conoscere le buone pratiche della comunicazione in questo particolare ambito; Mettere in contatto i migliori comunicatori impegnati nel mondo delle malattie e dei tumori rari con le associazioni dei pazienti, i ricercatori e le istituzioni impegnate in questo settore.

Bonsai è per noi e per i nostri lettori simbolo della delicatezza e della gentilezza delle parole, emblema della sensibilizzazione sulle malattie rare, quali il nanismo ipofisario di cui parla.

In Bonsai predomina il potere salvifico delle parole: è capace di incantare grandi e piccini che hanno il piacere di leggere la storia della piccola Penny, perché sì, è un libro per bambini, ma molto ha da donare anche agli adulti, che in una favola illustrata hanno ritrovato la bellezza delle piccole cose, la sensibilità di fronte a problemi e malattie che spesso mettono a dura prova l’animo umano.

Albero: esplosione lenta di un seme“, così Munari definiva un albero e così Denise Sarrecchia, autrice e illustratrice di Bonsai ha definito la sua esperienza: Era già dentro di me chissà da quanto, poi un tardo pomeriggio di settembre è venuto alla luce esplodendo lentamente. Per me è qualcosa di più di un libro. È un percorso di crescita, una metafora gentile che vuole celebrare il coraggio, l’empatia, l’accettazione e la potenza trascinatrice dell’immaginazione.

Per conoscere gli altri vincitori del Premio OMaR, clicca QUI.

Per conoscere Bonsai, l’autrice e l’illustratrice, e leggere gratuitamente le prime 20 pagine, clicca QUI.

Per vedere le foto dell’evento di premiazione, clicca QUI.

Gemma GemmitiL’Afadoc vince il Premio per la migliore Campagna di comunicazione Categoria non Professionisti grazie al Progetto Bonsai
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