Un foltissimo pubblico ha assistito alla presentazione del libro: SELFIE DI NOI svoltasi il 31 maggio scorso presso il Seminario Vescovile di Civita Castellana e il 6 giugno presso la biblioteca comunale sempre a Civita Castellana. Il testo, stampato in una elegante veste grafica per conto della Casa Editrice Gemma Edizioni, è una originalissima opera interamente scritta dagli alunni della terza classe del Liceo Classico “Colasanti”. Circostanza questa che costituisce una novità assoluta nel campo dell’editoria. Un gruppo di ventisette alunni si cimenta nella stesura di racconti, storie, memorie tutte riferite al proprio territorio.
Civita Castellana, la sua economia la sua popolazione, la sua struttura urbana e i suoi monumenti sono stati descritti con sensibilità e analisi diverse fra loro, ma tutte connotate da serietà, impegno e partecipazione esemplari. Veramente un ottimo esempio di come potrebbe essere concepita l’attuazione dell’alternanza scuola-lavoro, in quanto l’esperienza fatta dai ragazzi del liceo classico ha portato ad una conoscenza diretta del loro territorio delle loro tradizioni e della loro cultura e nel contempo i ragazzi hanno svolto una attività professionale di alto profilo.
Come ha spiegato il prof. Luigi Cimarra che ha presenziato alla manifestazione presso la biblioteca comunale: “Gli studenti e i docenti hanno scardinato le tradizionali formule dell’insegnamento per dare vita ad una azione di formazione globale in cui ciascuno ha potuto esprimere sé stesso e allo stesso tempo contribuire al risultato finale; la produzione di un libro – ha sottolineato ancora il prof Cimarra – si costituisce di tante fasi fino ad arrivare al rapporto diretto col lettore e i giovani liceali le hanno percorse tutte, arrivando ad un ottimo risultato”.
A proposito di questo i ragazzi della III A oltre a scrivere i racconti hanno curato la grafica della copertina, dei manifesti e l’organizzazione dell’evento, e infine si sono presentati a spiegare al pubblico la loro esperienza e a leggere brani tratti dai loro racconti.
Un significato particolare, come ha sottolineato anche la responsabile della casa editrice la sig.ra Gemma Gemmiti, che ha definito il libro “un selfie scritto insieme ai nonni” hanno le raccolte di memorie, tratte dall’esperienza diretta di familiari anziani. Come ci racconta Franco, uno dei nonni che ha collaborato, raccontando la sua storia alla nipote: “Grazie all’esperienza del libro, si è creato un filo di raccordo tra presente e passato tra diverse generazioni, la memoria e la trasmissione dei ricordi da parte dei nonni ai nipoti è un nutrimento essenziale della formazione culturale delle giovani generazioni. Sono stato colpito, – aggiunge poi nonno Franco – dai riferimenti colti, dei racconti, il passaggio a Civita Castellana di Mozart, di Goethe, per fare un esempio, che hanno mostrato l’interesse dei giovani per il patrimonio storico e culturale di cui dispone la nostra città”.
Il prof Cimarra, passando in rassegna i ventidue racconti, ne ha sottolineato i valori che i ragazzi con semplicità e freschezza vi hanno trasfuso; emerge un senso positivo della vita anche quando si parla di guerra, di morte di sofferenza.
Si farebbe torto alla qualità di questo lavoro collettivo soffermarsi su alcuni temi trattati. I ventidue “pezzi” hanno tutti la caratteristica dell’autenticità e della qualità linguistica che non può non suscitare apprezzamento e ammirazione per studenti e per i docenti che hanno accompagnato la gestazione e la realizzazione dell’opera.
Apprezzamenti al lavoro prodotto anche da parte dell’Amministrazione comunale presente con il vice sindaco prof. Giancarlo Contessa e l’assessore Vanessa Losurdo. D’altra parte il testo è stato definito “una dichiarazione d’amore alla propria città: Civita Castellana”.
Da sottolineare ancora il fatto che il libro è diventato una realtà grazie al coraggio dell’editrice Gemma Gemmiti, cui va il merito di aver intuito quale miniera di capacità si cela dietro atteggiamenti, quelli giovanili, che vengono talvolta giudicati come disimpegnati o disinteressati del mondo che li circonda. Encomiabile anche l’impegno dei docenti che hanno saputo guidare i loro ragazzi in questa impresa non facile. Insomma queste giovani generazioni ci fanno essere ottimisti sul futuro della nostra città, a loro tutto l’incoraggiamento ad andare avanti con questa positività all’insegna dell’impegno e della cultura.
- I ragazzi della III A – Liceo “Colasanti” di Civita Castellana (Viterbo).