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Nasce a Lariano (Rm) il primo volume della collana “Favole al telefono: nonni e nipoti costruiscono memoria”

Con coraggio e determinazione il Comune di Lariano in provincia di Roma è stato il primo Comune in Italia ad aderire alla nuovissima Collana “Favole al telefono: nonni e nipoti costruiscono memoria”.

In piena pandemia.

Il Sindaco Dott. Maurizio Caliciotti, appena ricevuta l’email, ha chiamato subito l’Assessora alla Cultura prof.ssa Maria Grazia Gabrielli. La parola più necessaria da usare e metterla in pratica, soprattutto nei momenti di difficoltà, è la parola “INSIEME”. Ed è così che all'”orchestra” del Comune si è unito il coro di voci della scuola tutta, che stava cercando, ironia della sorte, proprio un modo per unire le persone distanti.

“L’emergenza sanitaria iniziata nei primi mesi del 2020 e tuttora in corso ha costretto un po’ tutti a rinunciare alla socialità. Nella prima fase i più colpiti dalla pandemia sono stati soprattutto gli anziani e così, per salvaguardarli, le relazioni con i nonni sono state interrotte o diradate, almeno per quanto riguarda lo stare in presenza. Per fortuna la tecnologia ci ha fornito gli strumenti per mantenere vivo quello che i nostri giovani scrittori hanno chiamato “Il filo del cuore”, e con smartphone, tablet e pc abbiamo continuato a relazionarci con i nostri cari. Le favole scritte, illustrate dagli studenti larianesi e raccolte in questo prezioso volume rappresentano la straordinaria sinergia tra due generazioni, che nonostante tutto hanno continuato a dialogare e a scambiarsi emozioni, storie e racconti; essi balzano vivi dalle pagine, dimostrando quanto questa cultura orale sia sedimentata e profondamente radicata nella comunità. Sfogliando le pagine ritroviamo la Lariano del passato, rintracciamo figure e vicende legate alla guerra così come alle stagioni e ai lavori del nostro mondo contadino, segnato in passato dalla povertà e dalla piaga dell’emigrazione. È un passato che rivive e che unisce le parole degli anziani ai disegni e alle illustrazioni dei nipoti: un connubio di straordinaria vivacità e di forte impatto emotivo, che ha rinvigorito il “filo” che la pandemia ha rischiato di spezzare”.

E’ cosi che il Sindaco di Lariano ha scritto nella sua prefazione che dà l’apertura al libro. L’assessora alla Cultura ci ha raccontato come e perché il Comune abbia deciso, in un tempo davvero difficile come quello di inizio pandemia, di non rinunciare a questa splendida opportunità:

“Quando la casa editrice Gemma Edizioni ci ha proposto questa iniziativa denominata, come Amministrazione abbiamo deciso immediatamente di aderire, conquistati soprattutto dalle finalità del progetto: avvicinare i giovani al mondo del libro attraverso la scrittura, rendendoli protagonisti della realizzazione di un’opera inedita, fruibile a livello nazionale. Abbiamo anche considerato il momento storico particolare, segnato dall’emergenza epidemiologica e dalle restrizioni cui essa ci ha costretto; sappiamo che tra le categorie più penalizzate vanno annoverati soprattutto i bambini e i ragazzi, relegati per mesi nelle loro abitazioni e costretti a vedere compagni, docenti e parenti solo su uno schermo, al fine di evitare ogni possibile contagio. Dare loro la parola, consentirgli di esprimersi e di raccontare storie ed emozioni ci pareva una sorta di “compensazione”, un modo per restituire loro, almeno in parte, quello che il Covid aveva sottratto. Nelle storie dei nostri ragazzi, magari giunte fino a loro attraverso il filo del telefono, si sente la voce dei nonni, si percepisce un dialogo intergenerazionale la cui riscoperta è assai significativa, perché consente di fissare sulla carta momenti e immagini di un passato che, altrimenti, rischiava di essere dimenticato e perduto per sempre”.

Ma nulla si può fare senza la collaborazione di tutti. La scuola, il centro della comunità, la Dirigente prof.ssa Patrizia Fiaschetti in primis e poi tutti i docenti hanno saputo trasformare un’idea in un libro da leggere, amare e conservare, come il più bello dei ricordi, nonostante nasca in uno dei periodi storici più terribili del mondo moderno:

“La narrazione delle fiabe e delle favole, tramandata di generazione in generazione, ha sempre avuto, tra le altre cose, la primaria funzione di rispondere a quella che è l’esigenza di stabilire un filo conduttore tra il passato e il futuro, tra la saggezza della tradizione e la potenzialità dell’evoluzione, una continuità comunicativa tra generazioni in cui di volta in volta ciò che è storia si plasma, si adatta, si arricchisce, si evolve e si rende disponibile a sua volta come materiale consolidato e al tempo stesso rinnovato, per essere a sua volta in futuro tramandato in un ciclico ripetersi infinito. È altrettanto importante riconoscere il valore del legame che tale narrazione instaura e rafforza tra i nonni, saggi anziani depositari della tradizione, e il loro giovane e fresco pubblico: i nipoti, pagine bianche sulle quali tali tradizioni si riscrivono, si attualizzano e riprendono nuovo vigore. Un “filo conduttore”, che gli ultimi, tristi, recenti avvenimenti hanno rischiato e rischiano di spezzare. Ed ecco che, in attesa che il filo torni a essere l’insostituibile presenza reale, fatta di suoni, sensazioni, odori, sorrisi ed emozioni, un altro “filo”, stavolta quello telefonico, che si sostanzia nel “Filo del cuore”, si rende strumento, si spera, temporaneo, ma sorprendentemente valido, atto a mantenere viva questa tradizione e a garantire che tale connessione di emozioni non venga spezzata in modo così innaturale dalle tristi contingenze di questi ultimi anni.
Negli scritti dei nostri piccoli autori, le parole dorate dei nonni dai capelli d’argento, vivificano e suscitano le più belle emozioni che i bambini e i ragazzi possano riconoscere e conservare nel tempo”.

La parola ai più piccoli, che sono stati il nostro “pensiero felice”:

“Noi alunni siamo molto felici di partecipare all’incontro di oggi tanto atteso.  Abbiamo vissuto due anni di emergenza a causa del Covid, che sono stati molto lunghi e tristi per tutti, ma soprattutto per noi bambini che siamo dovuti stare lontano da amici, parenti, cugini, ma soprattutto lontani dai nostri cari nonni per proteggerli da questo virus che ancora non ci ha totalmente abbandonati. I nonni ci sono mancati molto. È stato doloroso non poter stare con loro come eravamo abituati a fare, sentirli solo al telefono oppure vederli solo attraverso una videochiamata. Loro sono eccezionali, magici, ci coccolano, ci amano, ci insegnano molte cose e ci viziano. Noi nipoti li amiamo tanto. Grazie a questa iniziativa abbiamo potuto sentirli di più. È stato emozionante ascoltare favole, filastrocche, storie che solo loro conoscono, anche se solo attraverso il telefono. Ed è stato anche divertente, perché noi bambini abbiamo insegnato loro a usare un po’ di più le nuove tecnologie! Inoltre abbiamo avuto l’opportunità di lavorare al pc perché, dopo aver ascoltato le favole, le abbiamo scritte al computer. È vero è stato un lavoro impegnativo, ma con tanta volontà e la collaborazione dei nonni, dei nostri genitori e delle insegnanti ci siamo divertiti molto. E ora finalmente con tanta emozione vedremo realizzati tutti i nostri sforzi all’interno di un libro che respira nei ricordi di tutti noi”.

Il libro sarà presentato al Salone del Libro di Torino giovedì 19 maggio alle ore 14:45 nella grande Sala Viola, area esterna Padiglione 3 all’interno dell’evento “Favole in città”.

Qui le FOTO della presentazione

Qui si possono leggere gratuitamente le prime 20 pagine del libro IL FILO DEL CUORE

Qui l’articolo su CASTELLI NOTIZIE scritto dalla giornalista Doriana Beranzoli

Per aderire alle nostre iniziative info@gemmaedizioni.it

Riempiamo il mondo di libri belli!

Gemma GemmitiNasce a Lariano (Rm) il primo volume della collana “Favole al telefono: nonni e nipoti costruiscono memoria”
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