Ieri, a Trieste, si è tenuta, nella storica location del Magazzino 26 del Porto Vecchio, la cerimonia di premiazione del Premio Luchetta 2021.
Al nostro autore Giammarco Sicuro, che sarà in libreria a fine novembre con L’anno dell’alpaca, è andato il Premio Tv News 2021 per il suo reportage sulla condizione dei giovani migranti al confine tra Messico e Stati Uniti.
Gli altri premiati:
Premio Fotografia dedicato, Miran Hrovatin a Alessio Mamo;
Premio Stampa Italiana 2021, Elena Testi; Premio Speciale 2021, Nico Piro
Premio Stampa Internazionale 2021 dedicato a Dario D’Angelo, José Ignacio Martínez Rodríguez
Premio Reportage 2021 dedicato a Alessandro Ota, Emanuela Zuccalà.
Queste le parole di Giammarco al termine della giornata:
«Stasera mi addormento con te.
Perché sei un premio speciale.
Perché rappresenti il sacrificio di colleghi coraggiosi.
Perché da anni valorizzi il giornalismo libero e di qualità, lontano dalla politica e dai palazzi.
Perché, attraverso la tua fondazione, accogli e aiuti i più deboli e gli indifesi.
Perché sei dedicato ai bambini, che di quest’ultima categoria sono i più fragili.
Perché sei un riconoscimento internazionale, come pochi altri.
E perché, dopo di te, potrei vivere per sempre di rendita ma so già che non lo farò: per chi mi ha aiutato a farcela, a cui dico GRAZIE e per chi ha fatto di tutto per renderlo complicato, spingendomi, così, a dare di più.
Grazie davvero @premioluchetta
Sei ossigeno puro per chi crede ancora in questo mestiere».
Siamo orgogliosi di te, continua così!
La storia del Premio Luchetta:
Il Premio giornalistico Internazionale Marco Luchetta nasce nel 2004, nel decimo anniversario dalla tragica morte dei primi inviati RAI a perdere la vita in missione di lavoro: il giornalista Marco Luchetta, Alessandro Ota e Dario D’Angelo, della sede Rai di Trieste, uccisi a Mostar Est nel gennaio del 1994 mentre stavano realizzando uno speciale TG1 per proporre i bambini vittime della guerra balcanica quali candidati al premio Nobel per la pace e, solo due mesi dopo, un altro operatore triestino, Miran Hrovatin, assassinato in Somalia assieme alla giornalista Ilaria Alpi.
A istituire il Premio Luchetta, la Onlus triestina Fondazione Luchetta Ota D’Angelo Hrovatin, nata all’indomani dei tragici fatti di Mostar e Mogadiscio proprio per accogliere e curare i bambini vittime delle atrocità del conflitto balcanico. Da allora accogliere e curare bambini di tutto il mondo affetti da malattie non curabili nei loro paesi di origine è la mission portante della Fondazione Luchetta che, proprio nel segno della sensibilizzazione per i diritti dei più piccoli e indifesi, ha voluto il Premio nel ricordo degli inviati RAI Marco Luchetta, Alessandro Ota, Dario D’Angelo e Miran Hrovatin che hanno sacrificato la loro vita per raccontare la guerra parlando di pace.
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