Dopo l’esperienza della pubblicazione con la casa editrice Gemma Edizioni i Licei Poliziani hanno deciso di raddoppiare.
Quest’anno abbiamo dato la possibilità ad ancora più studenti di intraprendere un percorso di Alternanza scuola-lavoro utile e professionalizzante.
Sono infatti due le pubblicazioni che sono nate: una raccolta di racconti sulle tradizioni locali e una guida turistica che presenta una delle meraviglie di Montepulciano: Palazzo Contucci.
“Ogni scuola è connettivo sociale e culturale, parte integrante del territorio in cui è ubicata: in Valdichiana e Valdorcia il legame dell’individuo con la tradizione e con la storia locale è molto forte, numerose sono le manifestazioni folcloristiche, le sagre, le rievocazioni, i cortei storici, le compagnie popolari.
I ragazzi e anche gli adulti “vivono il territorio”; può capitare che studenti, docenti, genitori collaborino con la stessa associazione, salgano sul palco insieme per uno spettacolo di teatro popolare, sventolino la bandiera dello stesso rione in un corteo storico oppure tifino per il fantino di una diversa contrada.
Quando abbiamo deciso l’argomento di questi volumi, abbiamo pensato che probabilmente l’immagine che rappresenta meglio i Licei Poliziani è proprio quella di un ente di formazione inserito nel tessuto locale, a contatto con le istituzioni e le associazioni del posto, in stretta relazione con la realtà circostante.
Il nostro Istituto è infatti frequentato da studenti di tutti i paesi del circondario ed è percepito come punto saldo nella formazione dei giovani; è quindi un ambiente speciale in cui si incontrano quotidianamente ricordi privati e memorie collettive, è cassa di risonanza per le manifestazioni organizzate nella zona ed è a sua volta promotore di eventi in sinergia con le istituzioni.
I ragazzi nella stragrande maggioranza sentono ancora l’attaccamento ai loro paesi, ma hanno bisogno di relazionarsi più consapevolmente con il recente passato della collettività, di far loro il patrimonio antropologico degli avi.
Trasmettere alle generazioni avvenire il senso e l’origine di legami comunitari consolidatisi nel corso dei decenni è stata la sfida di questo percorso di alternanza scuola-lavoro.
La sinergia tra scuola e territorio è da tempo parte del nostro progetto educativo, così come il proposito di sviluppare la creatività e la fantasia: facendo lavorare i ragazzi a questo libro sul patrimonio materiale di Valdichiana e Valdorcia abbiamo inteso rafforzare la loro identità e i legami di appartenenza, certi che anche dalla consapevolezza e dalla condivisione delle tradizioni folcloriche e delle memorie collettive possa svilupparsi un proficuo rapporto tra individuo, territorio, comunità.
Ci è sembrata una buona pratica didattica ispirare la passione per la scrittura attraverso la curiosità per il folclore, l’amore per il proprio paese e l’ammirazione per quei personaggi da cui la comunità si sente rappresentata.
Far interagire i ragazzi con le associazioni della zona è stato il mezzo per aiutarli ad integrarsi con la loro gente ed a raccoglierne l’eredità; facendo scoprire loro origini, storia, volti di quegli eventi a cui ora prendono parte solo per gioco, abbiamo voluto prepararli ad esserne attori e promotori consapevoli in un prossimo futuro.
Quando ti viene chiesto di scrivere la prefazione per un libro, provi gratitudine; se il libro è scritto dagli studenti coordinati dai docenti del Liceo che dirigi, provi, anche se impropriamente, orgoglio; ma se il libro parla di “un palazzo” o di una persona straordinaria o semplicemente amica, allora provi felicità.
Pervaso da questi sentimenti, mi accingo a dire soltanto poche parole sul “lavoro” degli studenti del nostro Liceo.
Un lavoro ispirato dalle celebrazioni del cinquecentenario della “posa della prima pietra” del tempio di San Biagio, opera del Sangallo al cui genio architettonico appartiene pure il “Palazzo Contucci”.
Un palazzo storico, un fulgido esempio del rinascimento toscano.
Ma non è di questo che devo parlare: lo hanno fatto in modo oserei dire completo e approfondito gli studenti guidati da docenti altrettanto motivati e competenti.
A tutti loro va immediatamente un sincero grazie.
Il Dirigente Scolastico Marco Mosconi