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“Questo nostro girotondo di parole”, in collaborazione con Sara Gazzini

Metti insieme trenta donne, tutte intorno a un progetto che nasce un po’ per caso e tanto per necessità: non può che uscirne un piccolo capolavoro.

“Scrittura emozionale” è così che Sara Gazzini, nota autrice fiorentina, sottotitola il corso di scrittura “Caro diario, sono io” al quale hanno partecipato centinaia di persone. Tutte, ma proprio tutte, si sono messe in gioco, utilizzando la scrittura come forma di comunicazione.

Lezione dopo lezione quelle parole prendevano forma. Fragilità e consapevolezze acquisite diventavano lettere, parole, frasi e poi racconti.

Riposti nel cassetto non potevano proprio stare, dovevano essere condivisi per permettere a lettori e lettrici di tuffarsi dentro ad altre vite e trovare parti di sé. Qualcuno le chiama “crepe” altri “ricami”, ciò che ne è scaturito sono pieghe dell’anima da accarezzare, nelle quali (ri)conoscersi.

A Sara viene un’idea: “Facciamone un libro!”. Sceglie, con non poca difficoltà, trenta storie, trenta donne, trenta vite, e le mette insieme. Dentro anche la sua. Vorrebbe trasformare questo percorso di crescita comune in qualcosa che possa ancora aiutare. La scrittura accoglie, comprende, salva, e tutti questi doni non vogliono tenerli per sé.

C’è un’associazione a promozione sociale “La pulce nell’orecchio”  che nasce grazie a Rita Repetto, sorella di Roberta, morta per l’asportazione di un neo in un centro olistico, vittima del plagio di una setta che l’ha convinta a non effettuare l’esame istologico prima e a non curarsi poi. Come darsi pace? Esistono, purtroppo, delle sette che circuiscono persone. L’associazione si prodiga per una diffusione multicanale (social, stampa, dal vivo) dei campanelli di allarme che devono suonare quando si teme che qualcuno sia finito “nella tela del ragno”. Hanno bisogno di aiuto per arrivare a più persone possibile e, magari, salvarle.

La decisione è presa all’unanimità: i diritti d’autore del libro saranno interamente devoluti a “La pulce nell’orecchio”.

Sara, entusiasta di quest’ennesima meravigliosa idea, la condivide sui social. E’ così che Gemma Edizioni ne viene a conoscenza.

Da sempre impegnati nel sociale, crediamo che le parole costruiscano il mondo nel quale viviamo. Le finalità del progetto, poi, colpiscono al cuore.

Non conoscevamo la realtà di queste sette e ci sembra doveroso porgere le nostre mani affinché quel che è successo a Roberta, non accada più.

Chiediamo di visionare i racconti e, leggendoli, ci emozioniamo profondamente.

Contattiamo di nuovo Sara che fa da tramite tra noi e le sue allieve/autrici e l’entusiasmo è condiviso.

Così nasce “Questo girotondo di parole”, libro che farà parte della Collana di Gemma Edizioni dedicata appunto alle raccolte di racconti.

“Insieme” resta la parola più bella.

 

Gemma Gemmiti“Questo nostro girotondo di parole”, in collaborazione con Sara Gazzini
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