L’undicesimo volume della raccolta “Selfie di Noi” porta la firma dei ragazzi del Liceo Einaudi di Siracusa. Un esperimento riuscitissimo, il primo romanzo scritto a sei mani da altrettanti studenti pieni di potenzialità.
C’è chi entrerà nell‘Esercito, nella squadra di altetica per il lancio del disco, e mentre ce lo racconta si scosta i capelli lunghissimi dal viso sorridente; c’è chi diventerà educatrice sociale perché “ce n’è bisogno”; c’è anche chi ancora non ha le idee ben chiare e intanto studia, studia molto per prepararsi “semplicemente” alla vita.
Li abbiamo incontrati a inizi giugno, nella loro città, proprio nel maestoso Municipio di Siracusa, dove, tremanti, ci attendevano per presentare il loro volume. Con il frutto del lavoro di mesi tra le mani.
Felici.
Lo scorso 16 dicembre ci siamo seduti con loro intorno a un tavolo a Veroli, e mentre assaporavamo le specialità dello chef Mario Quattrociocchi, titolare dell’Hotel Filonardi dove, grazie alla Camera di Commercio di Frosinone e all‘Aspiin, sono stati ospitati gli studenti finalisti della prima edizione del Premio Nazionale “Piuma d’Oro”, abbiamo condiviso l’ennesima emozione.
Lì la loro professoressa Maria Grazia Guagenti infatti ci ha esposto l’idea: “Quest’anno vorremmo produrre una pubblicazione in concerto con i detenuti della Casa Circondariale di Brucoli”.
Avevamo già in mente il titolo da dare alla raccolta che sognavamo da tempo di poter pubblicare. Dare voce a chi non ce l’ha è uno dei nostri obiettivi come Casa Editrice.
Farlo attraverso degli studenti ci riempie ancor più di gioia.
“Righe oltre le Grate” con queste parole che a dirle ad alta voce stridono. Pagine piene d’inchiostro e di vita.
“Scrivere un libro non è mai stata un’impresa facile e molto spesso non si riesce ad arrivare dritti al cuore del lettore, perché a volte i pensieri dell’essere umano sanno esser davvero ingarbugliati e non sempre è facile riportarli sulla carta”.
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