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Selfie di Noi: doppia presentazione al Liceo “Medi” di Senigallia

Dopo l’esperienza di “Tetra natura” il primo libro pubblicato dal Liceo “Enrico Medi” di Senigallia in provincia di Ancona, sono stati presentati ieri “Pensieri in bilico”, volume n. 68 e “Pharmakos – Cura e veleno” volume n. 69 della Collana Selfie di noi. L’Aula Magna ospitava i giovani autori e le giovani autrici accompagnati dalle loro famiglie fiere dell’ottimo risultato raggiunto.

Non è stato semplice produrre ben due testi nel pieno della pandemia, ma gli studenti e le studentesse hanno saputo cogliere l’opportunità di trasformare persino quel periodo di isolamento in un’occasione per comunicare con la parola scritta, condivisa, elaborata, dibattuta, ascoltata.

Nelle parole del Dirigente scolastico, prof. Daniele Sordoni, il succo di entrambi i progetti:

PENSIERI IN BILICO

“È sempre emozionante scoprire quello che si genera dalla splendida alchimia che ha come principi attivi Studentesse e Studenti, specie se il substrato è la narrazione e la poesia, e se l’innesco è rappresentato da Docenti curiosi ed entusiasti. E così, come al solito nel Nostro Liceo, i percorsi di PCTO sono illuminati e riscaldati dalla giovane passione e dalla sincera sensibilità di ragazze e ragazzi. Giovani alla continua ricerca di sé, curiosi di affacciarsi sul panorama della vita che si sta aprendo dinanzi ai loro occhi, “in bilico” tra certezze e indecisioni, ma comunque animati da forti passioni, da sogni che colorano le loro giornate. La Poesia, a volte ritenuta, senza motivo, caratteristica del passato, ritrova in questo lavoro tutta la sua potenza: i versi sono istantanee dei propri sentimenti, messe a fuoco dal cuore e dalla mente, diapositive da leggere per comprendere pensieri e stati d’animo di coloro che attendono, da noi, azioni efficaci per riconsegnare loro un mondo che ci hanno dato in prestito. Certo l’immagine è, a volte, velata, per gli effetti delle restrizioni che hanno condizionato la nostra socialità, ma non
nasconde mai la verità e ci consegna una generazione che non ha timore di raccontare il proprio essere, le proprie paure, le proprie speranze. È una lettura che ci deve far riflettere: grazie ragazze, grazie ragazzi, grazie a tutti i docenti e a chi ha avuto il coraggio di sostenere questo progetto, pubblicando in un volume questi
racconti, questi versi, questi pensieri”.

PHARMAKOS

“Pharmakos è un termine greco che traduciamo come “medicina”, tuttavia esso è traducibile anche come “veleno”. I ragazzi hanno scelto questo titolo per indicare il legame forte tra due aspetti ambivalenti della cura: prendersi cura, come scrive Michel Focault, è una “tecnologia del sé” che permette alle persone di trasformare il proprio corpo e la propria anima, da soli o con l’aiuto di altri, al fine di raggiungere la felicità, ma fino a che punto non siamo manipolati, condizionati, etichettati e costretti in ruoli che invece di aiutarci, ci condannano ad una vita “inautentica”? La cura ha a che fare con la propria “casa”, con se stessi ma anche con gli altri che co-abitano la nostra casa: ecco dunque che la cura è spesso dettata dal desiderio di fare bene, di non tradire sé stessi e quindi implica una tutela dell’ambiente, degli amici, della famiglia. Svoltosi durante il periodo del lockdown imposto dalla pandemia, il grande quanto difficile sforzo di questi ragazzi e ragazze è stato quello di intendere la cura come un viaggio che inizia da sé stessi, ma attraversa il tempo e lo spazio per giungere, come una mano tesa, verso un mondo nuovo, più genuino, più onesto, dove gli affetti rappresentano un forte indicatore di quali sono i valori che dovrebbero guidarci nella nostra vita quotidiana. In una società sempre più performativa, in cui solo la competizione sembra avere spazio, le parole di questi ragazzi e ragazze, ci fanno sentire una voce diversa, che fa emozionare, che sottolinea la grande attenzione, ma anche la paura, per la sfida che li attende, riplasmare un futuro in cui il benessere, l’armonia tra sé e ciò che ci circonda non sia un “aut-aut” ma un “et-et”. Il mio ringraziamento e il mio plauso vanno quindi a questi splendidi Studentesse e Studenti, ai Docenti e a chi ha avuto il coraggio di sostenere questo progetto e pubblicare con questo testo una raccolta di poesie e racconti, che sono un “Pharmakos”, una cura per l’anima che ci permette di riappropriarci della dimensione umana così disordinata e sconvolta dei nostri tempi e del nostro mondo. La cura è la tela sulla quale si dipingono affreschi della vita reale, con tutte le sue sfumature, necessaria per non perdere la memoria, per riempire di suoni il silenzio, per riempire il buio di luce, per dare dignità, ma anche responsabilità, a tutti, perché tutti siamo chiamati ad abitare il mondo e renderlo migliore”.

Siamo felici di questa esperienza perché, oltre che ad aver insegnato ai ragazzi e alle ragazze il mestiere meraviglioso dell’editore, abbiamo imparato anche molto. Le storie, i racconti, i pensieri impressi in queste pagine sono pietre preziose che potranno contribuire a realizzare un futuro migliore.

Qui le foto della presentazione LICEO MEDI DI SENIGALLIA

 

 

 

Gemma GemmitiSelfie di Noi: doppia presentazione al Liceo “Medi” di Senigallia
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