Innovazione, digitalizzazione, sostenibilità.
Parole al centro di Visionaria, un evento organizzato a Pescara dal 21 al 24 novembre 2022 all’interno dell’Adriatic innovation forum organizzato dalla Camera di Commercio Chieti Pescara e la sua Agenzia di sviluppo.
Un grande evento al quale hanno partecipato centinaia di studenti con ospiti dalla Croazia, dalla Spagna, dalla Bosnia Erzegovina e dagli USA. Un evento che crea rete dando la possibilità a diverse realtà di confrontarsi; un evento che mette in luce le eccellenze.
È qui che si sono dati appuntamento i nostri studenti e le nostre studentesse dei Licei Penne di Pescara, accompagnati dalla loro orgogliosa Dirigente scolastica Prof.ssa Eleonora Dell’Oso che, coraggiosamente ha detto sì a un progetto sì visionario, ma altamente costruttivo e formativo. Insieme a lei le due docenti referenti interne il PCTO le prof.sse Veronica Micello e Patrizia Buttari emozionate e felicissime. Collegata a distanza la dott.ssa Gemma Gemmiti fondatrice della nostra Casa Editrice.
È qui che hanno ricevuto il Primo Premio di “Storie di Alternanza” da € 1.250,00, ed è qui che hanno ricevuto il plauso di una platea intera, incantata da ciò che sono riusciti a fare, emozionata da ciò che sono riusciti a trasmettere.
Il primo volume di “Quindiciventidue” nasce grazie a loro, questa collana “dolorosa” e purtroppo “necessaria”. Una collana che darà modo alle donne di riscattarsi, alle famiglie delle vittime di provare a dare un senso a ciò che un senso non ha, agli studenti e alle studentesse, scrittori e scrittrici, di cogliere dall’interno le dinamiche e rendersi conto, agendo sottopelle, che tutto può partire anche da loro: la consapevolezza che questa società può e deve cambiare, all’insegna della parola “Rispetto” che mai deve mancare in ogni relazione.
Una collana che, ancora, sarà educativa anche per chi quelle parole, quelle vite, le leggerà, provando ad accarezzare le pagine in maniera leggera, riuscendo – noi ci speriamo e ci crediamo fortemente – a cambiare in meglio persino la propria visione dell’amore.
Studenti e studentesse hanno incontrato i familiari di donne che non ce l’hanno fatta. Hanno potuto conoscere dalle loro voci chi erano queste donne. Non solo l’ennesimo numero di una lista che sembra non finire mai; non solo un nome composto da poche lettere destinate a sbiadirsi. Dietro a ognuna di loro c’era una storia, una vita, un futuro, una possibilità, un sogno.
Con coraggio, umiltà e profondo rispetto, questi ragazzi e queste ragazze ne hanno riscritto la storia, immaginando la vita che avrebbero potuto – e dovuto – avere, ascoltando dalle loro madri i sogni, i desideri, i sorrisi, facendoli tornare a splendere. Non è stato facile. Sono stati seguiti in tutto il percorso dalle psicologhe della scuola perché sentire dalla voce di chi ha ferite ancora aperte sul corpo e nel cuore queste atrocità, è stato davvero difficilissimo.
Questo fantastico team c’è riuscito, maneggiando con la cura di un cristallo queste vite. La Camera di Commercio di Chieti e Pescara, che ringraziamo, è riuscita a coglierne la potenzialità.
Complimenti a voi ragazzi e ragazze, complimenti alla Vostra Dirigente, alle Vostre docenti alla nostra editor Francesca Caizzi che instancabilmente si è prodigata affinché ogni parola, ogni virgola, fosse tracciata all’insegna del rispetto, della dignità. Un ringraziamento speciale va a Grazia Biondi Presidentessa dell’Associazione Manden e consulente esperta nella violenza economica, per il supporto dato al progetto fin dalla sua nascita. È stata lei a connetterci con le famiglie, spiegando loro il progetto con la delicatezza necessaria alla situazione. Grazie alla prof.ssa Giovanna Ferrari, mamma di Giulia Galiotto, uccisa a trent’anni dal marito, che ha accettato di curare la postfazione del libro e di occuparsi anche dei volumi futuri, continuando a dare il suo apporto prezioso al progetto.
Grazie ai familiari delle vittime che hanno accettato, con tanto amore e altrettanto dolore, di parlare a questi studenti e a queste studentesse e di farlo affinché tutto ciò possa servire davvero ad arginare questo fenomeno terribile che continua a riempire di sangue e dolore le vite di troppe di noi.
E infine grazie ai lettori e alle lettrici che vorranno leggere questo testo.
È grazie a voi, al continuo sostenerci, che riusciamo a creare progetti educativi di così alto spessore.
Leggere fa crescere.
Qui le foto della premiazione –> PRIMO PREMIO STORIE DI ALTERNANZA
Se sei un/una docente e vuoi maggiori informazioni per dare la possibilità di partecipare alla tua Scuola o alla tua Università scrivici a segreteria@gemmaedizioni.it