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Un uomo che ha lasciato INsegno: Giuseppe Truini

Ci sono articoli che non avremmo mai voluto scrivere.

Eppure.

Eppure è successo, che in una domenica piena di pioggia tu sia volato via, pur restando dentro a ognuno di noi, nel profondo.

E a noi mancano le parole.

Resti, nei ricordi delle nostre tavolate piene di persone che mentre mangiavano con appetito spiedini, pasta fatta in casa, torte dolci e salate, mentre masticavano vita, costruivano – insieme – parole belle.

Noi“, la prima. Quella a cui abbiamo dato vita insieme anche alla tua Silvia, la prima grafica a lavorare in Gemma Edizioni, sognando e progettando, realizzando e disfacendo, sbagliando e vincendo. Curioso vero? Come tutto ora abbia un senso diverso, o non lo abbia affatto. Sparito pure quello, insieme alle parole.

Faremo tesoro del tuo essere, di quel che ci hai donato in questo tempo breve, davvero troppo breve.

Del tuo essere insegnante dentro, anche fuori dalle aule.

E impareremo a sorridere riempiendo questa mancanza che ora ci devasta, lasciandoci attoniti. Lo faremo per te, per la tua Silvia che ora sarà anche un po’ più nostra; lo faremo per il piccolo Ludovico.

Gli racconteremo di te, del papà meraviglioso che ha avuto.

E non saremo i soli a farlo, sta’ tranquillo. Ci saranno i tuoi familiari, i tuoi studenti, i tuoi colleghi, tutti inevitabilmente amici, perché il solo sfiorarti voleva dire amarti.

MANCHI.

Manca il pensiero di te, sempre presente.

E allora resterai qui, come qualcosa di cui essere grati.

“Giuseppe ama le cose belle, il mare, la musica, la lettura e lui stesso è tutte queste cose. Non sarà difficile trovarlo lì”. Silvia.

Grazie Giuseppe, per l’uomo che sei e che ci hai donato.

Qui il nostro Giuseppe e i suoi consigli di scrittura –> GIUSEPPE TRUINI

 

Gemma GemmitiUn uomo che ha lasciato INsegno: Giuseppe Truini
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